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Marco Camandona sulla vetta del Monte Vinson

La cima più alta dell’Antartide è stata raggiunta. Al fortissimo (e silenzioso) alpinista valdostano manca solo il Puncak Jaya per completare le Seven summits

Torno a casa con negli occhi un’immagine di purezza, qui c’è solo un colore: il bianco della neve e degli immensi ghiacciai”. Queste le prime parole rilasciate via social da Marco Camandona dopo la salita del Monte Vinson (4.892 m), la vetta più alta dell’Antartide.

Il fortissimo alpinista valdostano, che proprio questa settimana ha festeggiato il cinquantatreesimo compleanno, ha raggiunto la vetta nei giorni scorsi dopo aver effettuato la lunga marcia di avvicinamento sui ghiacciai che circondano la montagna, illustrate dalle splendide immagini che ha diffuso.

Ora per completare la collezione delle Seven Summits, le montagne più alte dei sette continenti, gli manca solo il Puncak Jaya (Piramide Carstensz), in Nuova Guinea, che con i suoi 4.884 metri è la montagna più alta dell’Oceania.
Prima di volare alla volta dell’Antartide, Camandona aveva trascorso diversi giorni nella Patagonia argentina. Per turismo o per studiare una nuova spedizione? Glielo domanderemo al suo ritorno.

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