Alpinismo

Alpinismo: la gioia di Nives per il K2

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ISLAMABAD, Pakistan — Con il successo di qualche giorno fa, la bergamasca Nives Meroi e il tarvisiano Romano Benet sono i primi ad aver messo piede sul K2 dopo due anni. Montagna.tv è riuscita a raggiungere Nives – la prima donna italiana ad averlo scalato – tra le vette del Karakorum, e regala ai suoi lettori un’intervista esclusiva. 

Dopo le “realizzazioni”, due anni or sono, del cinquantenario della prima salita italiana che, ricorderete, avvenne nel 1954 ad opera del duo Lacedelli-Compagnoni, nel 2005 nessuno era riuscito a salire il K2. E anche quest’anno la stagione sulla seconda cima della terra (8.611 metri) sembrava volgere verso un nulla di fatto. Poi, finalmente la finestra di bel tempo di fine luglio è arrivata e Nives e Romano sono stati i primi ad approfittarne.
 
Ora – mentre scriviamo è passata una settimana – sembra che anche i giapponesi siano arrivati e che altri ci stiano provando. Ma i due alpinisti italiani, compagni di vita e di cordata, hanno lasciato tutti a bocca aperta quando, in condizioni difficili, tenuto anche conto che la traccia era da battere ex novo nella neve fresca su un pendio ostico, ripido e rischioso, hanno raggiunto la vetta.
 
Per l’alpinista di origini bergamasche, la prima donna italiana in assoluto ad arrivare sul K2, si tratta del nono Ottomila, ciò che la fa salire sul gradino più alto, insieme all’austriaca Gerlinde Kaltenbrunner, della classifica mondiale femminile nella corsa ai 14 ottomila.
 
Abbiamo sentito Nives al telefono satellitare (con l’inevitabile delay) quando, due giorni dopo il grido “vetta! vetta!” riecheggiato nelle radio rice-trasmittenti, è giunta al campo base.
 
Complimenti ce l’avete fatta!
“Siamo felicissimi, finalmente siamo arrivati in cima!"
 
Com’è l’atmosfera al campo base?
"Stiamo festeggiando ininterrottamente da ore. Tutti ci fanno festa. I giapponesi avevano persino una bottiglia di Ballantines e ce l’hanno offerta!".
 
Tu e Romano in cima al K2…
"Romano è stato fondamentale, si è battuto la traccia da solo dall’ultimo campo fino alla cima…".
 
Quando tornate continueremo i festeggiamenti insieme!
"Non vediamo l’ora. Sarà una gioia diversa poi. Ora è bellissimo, sento tutti gli amici molto vicini, continuano ad arrivare telefonate".
 
Il K2 che montagna è?
"La più difficile che abbia affrontato. Intendo l’ottomila più difficile finora".
 
Quante volte ci avevi già provato?
"Era la terza volta, c’è voluta costanza, abbiamo dovuto crederci. E anche quest’anno, a un certo punto, sembrava che non ce l’avremmo fatta".
 
Cosa è successo?
"Le solite bizze del tempo: non si stabilizzava mai. Cadevano continuamente valanghe. Poi una tempesta ha quasi spazzato via tutto il materiale del bivacco in quota. Ma ci è andata bene perché la tenda è rimasta appesa a un filo sul vuoto, con dentro tutto il necessario per proseguire".
 
Beh dai, la fortuna aiuta gli audaci..
"Forse sì. Lo ripeto però, Romano è stato bravissimo".
 
Allora ci vedremo al raduno del Cai Lima a Biella questo ottobre vero?
"Sì, pare che debba fare una serata".
 
Sarà l’occasione per una grande festa! Ne approfittiamo per ricordarlo ai lettori: venerdì 13 ottobre, all’auditorium di Città Studi del luogo che diede i natali a Quintino Sella –  fondatore del Club Alpino Italiano – il Cai Lima organizzerà proprio una serata dedicata all’alpinismo femminile con protagonista Nives Meroi.
 
 
Nell’immagine, Nives in cima al K2. Tratta dalla gallery del sito http://nives.alpinizem.net

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