Itinerari

10 itinerari di trekking che potresti fare a maggio

Escursioni di media e bassa quota, da percorrere tra il disgelo e l’arrivo dell’estate

Nel periodo del disgelo, la montagna si trasforma. È il momento della rinascita. La neve lascia spazio a prati ancora secchi, impreziositi dalle prime fioriture che punteggiano di colore pascoli e giogaie. Alle quote più basse il verde torna ad essere il colore dominante. La sua tonalità è smeraldina, cangiante, con le gemme degli alberi che brillano di colore acceso. Le marmotte, al primo caldo, iniziano a svegliarsi e si muovono lente, ancora intontite, come se attendessero un caffè rigenerante. I cuccioli corrono alternando zampate sui prati e sulle restanti chiazze di neve. Il loro richiamo diventa colonna sonora che si mischia alla melodia dell’acqua, una sinfonia costante indissolubilmente legata al passaggio di stagione. Camosci e stambecchi si muovono alla ricerca dell’erba fresca. Dopo gli stenti e la forzata dieta invernale, tendono a scendere di quota, alla ricerca di prati verdi, liberi dalla neve. Per gli escursionisti è tempo di togliere gli sci e le ciaspole e tornare a calzare il classico “vecchio scarpone”, per camminare lungo una decina di itinerari lungo lo stivale, pronti per nuove avventure e per scrollarsi gli ozi della stagione fredda. Attenzione alla neve residua e a possibili tratti ghiacciati, soprattutto se in ombra e di prima mattina. L’escursione termica è ancora notevole ed è un fattore di cui tenere conto anche per l’abbigliamento da gita.

Valle d’Aosta, itinerari lungo i Ru: percorsi d’acqua tra storie e leggende

Semplici escursioni tra natura e opera dell’uomo, costeggiando i “Ru”, piccole e ingegnose opere di canalizzazione. Un semplice cammino in Valle d’Aosta, tra storia e leggende, costeggiando i Ru, canali utilizzati da pastori e agricoltori che, già dal medioevo, ne usufruivano rispettando un rigido regolamento di turnazione. L’acqua era un elemento tanto importante, anche in una regione come la Valle d’Aosta, da favorire la costruzione di villaggi e nuclei abitativi, proprio nel tratti dove la loro portata era maggiore.
Valle d’Aosta, itinerari lungo i Ru: percorsi d’acqua tra storie e leggende

3 itinerari per scoprire l’Oasi Zegna

Itinerari diversi, tra boschi e grandi panorami sul Biellese e sul Monte Rosa. Nell’Oasi Zegna, voluta da Ermenegildo Zegna per rivalutare i luoghi delle proprie origini, sono addirittura 100 i km quadrati del territorio, tra boschi, alpeggi, attraversati dalla Panoramica Zegna, una strada caratterizzata dalla vista sul Monte Rosa. Notevole anche la possibilità di incontro con la fauna, in particolare con caprioli e cervi.
3 itinerari per scoprire l’Oasi Zegna

Meravigliosa Via Bregaglia, escursioni tra arte e natura

Un panorama tra i più grandiosi dell’arco alpino, con il grigio chiaro del granito a fare da quinta naturale ad un ambiente dai forti contrasti, tra il bucolico fondovalle e la grandiosità del Pizzo Badile e delle Sciore. Tra Italia e Svizzera, tra la lombarda Chiavenna e la Val Bregaglia, si snoda la Via Bregaglia, splendido percorso escursionistico, un connubio tra natura, arte, architettura tradizionale e cime di granito, conformazione geologica piuttosto rara nelle alpi. L’itinerario è divisibile in 3, 4 tappe, interessanti anche da considerare singolarmente.
Meravigliosa Via Bregaglia, escursioni tra arte e natura

Da Brunate a Bellagio, la traversata del Triangolo Lariano

Un meraviglioso itinerario perfetto per la primavera, tra ville, monasteri e una notevole biodiversità. Semplice e panoramica traversata su facile e ampia cresta, da Brunate e Bellagio, una due giorni con l’imperdibile vista sul lago di Como e, tra gli altri, sulle rocce delle Grigne e del Resegone e sui ghiacci del Monte Rosa.
Da Brunate a Bellagio, la traversata del Triangolo Lariano

Codera, a piedi nella valle senza strade

Sono anni che si parla della Val Codera, della sua unicità, dell’opportunità di preservare un ambiente così raro, o delle varie possibilità di sviluppo turistico favorite dalla costruzione di una strada carrozzabile o di una funivia. Codera è, infatti, una realtà unica nell’arco alpino italiano. Il paese non è collegato al fondovalle da strade o da impianti, ed è abitato tutto l’anno.
Codera, a piedi nella valle senza strade

Due balconi sulla pianura friulana

Tra Prealpi Carniche e Giulie, su due rilievi che guardano al Tagliamento. Quando le cime più alte sono ancora innevate e si cerca qualche itinerario di media quota per sgranchirsi le gambe dopo il letargo invernale magari sfruttando una giornata libera, i rilievi attigui al fiume Tagliamento diventano sicuramente zone interessanti, per passare qualche ora nella natura, nelle zone limitrofe a Udine, tra Prealpi Carniche e Prealpi Giulie.
Due balconi sulla pianura friulana

All’Acquacheta sulle orme di Dante Alighieri

Un “sentiero d’acqua”, nella natura rigogliosa del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Nel comune di San Godenzo, in provincia di Firenze, si trova la Cascata dell’Acquacheta, uno spumeggiante salto di 90 metri, descritto anche nell’Inferno, da Dante Alighieri. Escursione semplice di un paio d’ore, per trascorrere una mezza giornata contemplando la natura, il bosco e l’impeto dell’acqua.
All’Acquacheta sulle orme di Dante Alighieri

Il fascino lunare di Punta Lamarmora

In Sardegna, la salita alla cima più alta dell’isola. Uno “scoglio di roccia” sopra la Sardegna: è la rocciosa Punta Lamarmora che, con suoi 1.834 metri di quota, è la vetta più alta dell’isola, al confine tra i comuni di Desulo e Arzana. Il panorama è grandioso, sia sulla Sardegna stessa, sia sulla poco più lontana Corsica. La zona è molto interessante anche per l’osservazione dei rapaci, presenti in numerose specie, in Sardegna.
Il fascino lunare di Punta Lamarmora

Pantalica, archeologia e natura

In Sicilia, tra paesaggi solitari e selvaggi, un itinerario meraviglioso ideale in primavera. Arrivammo a Pantalica, l’antichissima Hybla, ci arrampicammo su per sentieri di capre, entrammo nelle tombe della necropoli, nelle grotte-abitazioni, nei santuari scavati nelle ripide pareti della roccia a picco sulle acque dell’Anapo”. Sono le parole dello scrittore siciliano Vincenzo Consolo ad introdurre la natura dei canyon e le tracce dell’uomo nelle necropoli di Pantalica, un mix tra ambiente e archeologia, tra Noto e Siracusa.
Pantalica, archeologia e natura

Stromboli, un trekking tra cenere e magma

Un trekking dai forti contrasti, tra la vegetazione mediterranea, il fuoco e il mare. Nell’isola di Stromboli, la salita alla cima del vulcano, dove fumo e cenere non sono opera dell’uomo, ma potente manifestazione della natura.
Stromboli, un trekking tra cenere e magma

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