AlpinismoAlta quota

Cho Oyu, già fissato campo 3. Moro, Barmasse e Gottler ancora in acclimatamento

Il solstizio è avvenuto ieri, 21 dicembre, alle 22:48. Da quel momento è iniziato l’inverno astronomico, che terminerà il 20 marzo 2023 alle 21:24 con l’equinozio di primavera. Siamo quindi entrati in quello che Simone Moro recentemente ha chiamato “l’inverno degli alpinisti”, sebbene non tutta la totalità degli alpinisti concorda con lui, in primis Denis Urubko (se vi foste persi la spiegazione dei “differenti inizi” dell’inverno, la potete recuperare qui).

Cho Oyu

Nemmeno i nepalesi di Gelje Sherpa, a cui di aggiungono le scalatrici Kristin Harila e Adriana Brownlee, impegnati al momento sul Cho Oyu condividono l’uso dell’inverno astronomico, sarà anche perché in Nepal l’inverno convenzionalmente segue le stagioni meteorologiche (1° dicembre – 1° febbraio). Fatto sta che, per questo motivo, la spedizione impegnata sul versante meridionale della sesta montagna della Terra a oggi è decisamente avanti.

La fase di acclimatamento e fissaggio della via è già cominciata. I giorni scorsi è stato montato campo 3, che se fosse stato posizionato nel medesimo luogo di questo autunno dovrebbe essere a 7200 metri. Dai video postati da Harila, in cui si vede il gruppo salire a fatica sprofondando fino alle cosce, si può vedere che c’è un bel po’ di neve in alto. Una nota di colore è il commento di Conrad Anker sotto al video: “Muoversi nella neve alta non è mai divertente né efficiente. Forse è il caso di sostituire il bastone da sci con una pala? Quando la neve diventa profonda, una pala rende la vita molto più facile”. Un consiglio a cui la norvegese ha risposto: “Grazie, sono d’accordo, penso che in questo caso sarebbe stata un’idea decisamente migliore. Avremmo potuto essere meglio preparati per questo, ma non lo siamo stati! La parte più difficile finora”.

 

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Ricordiamo che l’obiettivo non è solo scalare la montagna di inverno, ma soprattutto aprire una via nuova sul versante nepalese del Cho Oyu, che al momento ha la propria via normale sul versante cinese.

Al momento tutti sono al campo base ad attendere un miglioramento del meteo: il sole risplende, ma in quota i venti sono molto forti con raffiche in vetta (8200 metri) fino a 150 km/h. Una situazione che, se confermate le previsioni, dovrebbe durare fino ai primi giorni di gennaio.

Manaslu

L’acclimatamento procede velocemente e con un tempo e un panorama spettacolari. Incrocio le dita affinché il meteo rimanga lo stesso il più a lungo possibile” fa sapere Simone Moro, che attualmente sta allenendo il corpo alla quota nella regione del Khumbu.

Il compagno di spedizione Alex Txikon ha invece terminato il suo trekking solidale all’Everest ed è tornato a Kathmandu. Ora dovrebbe dirigersi al campo base del Manaslu.

Barmasse e Gottler

Anche Hervé Barmasse e David Gottler si stanno acclimatando correndo sui sentieri della valle del Khumbu e scalando vette minori in preparazione dell’8000 da salire in stile alpino. 8000 che ufficialmente non hanno ancora scelto, anche se forse più realisticamente bisognerebbe dire che non lo hanno ancora comunicato. Appena si saprà qualcosa vi aggiorneremo. In ballo ci sono Dhaulagiri, Annapurna e Nanga Parbat.

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