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La magia dell’aurora boreale rosa, uno spettacolo raro nei cieli dell’Artico

Di quali e quante sfumature può colorarsi il cielo  nel corso di una aurora boreale? Anche qualora non vi si abbia mai assistito di persona, le miriadi di immagini condivise da fortunati spettatori sul web rendono evidente che la tonalità più frequente sia il verde, ma le luci danzanti nei cieli dell’Artico possono apparire, con frequenza minore, di altri colori, quali rosso, blu o magenta. Agli inizi di novembre è stata immortalata in Norvegia, a Tromsø, una rara “aurora rosa”. Autore dei magici scatti è Markus Varik, fotografo e guida della Greenlander Tromsø, compagnia norvegese specializzata in tour a caccia di aurore boreali.

I colori dell’aurora

Il colore delle aurore boreali (stesso discorso vale anche per le aurore australi che si verificano nell’emisfero omonimo) dipende dalla composizione della nostra atmosfera, costituita principalmente da ossigeno e azoto. Per mezzo del vento solare, il Sole invia sulla Terra delle particelle cariche (elettroni e protoni) che, dopo aver viaggiato per oltre 150 milioni di km, incontrano il campo magnetico del nostro Pianeta e vengono convogliate verso i poli magnetici della Terra, non molto distanti dal polo Nord e dal polo Sud. Nel corso del loro avvicinamento, gli elettroni si trovano a viaggiare in una atmosfera sempre più densa e arrivati attorno ai 1000 km di quota iniziano a scontrarsi con gli atomi dell’atmosfera che, eccitati, emettono luce di differente colore in funzione della quota e dell’elemento (ossigeno o azoto).

L’ossigeno genera luci verdi al di sotto dei 200 km, rosse al di sopra. L’azoto luci blu al di sopra di 100 km, magenta al di sotto. Presenti in minori concentrazioni nell’atmosfera terrestre, anche elio e idrogeno, se eccitati, possono dar luogo a sfumature blu-viola, che però vanno a confondersi con il colore del cielo. Quando l’attività solare è più intensa, le aurore diventano più intense a loro volta.

Sui canali social della Greenlander Tromsø (Facebook o Instagram) è possibile trovare testimonianza fotografica delle ampie possibilità di sfumature che possono essere ammirate nei cieli dell’Artico.

Il raro caso dell’aurora rosa

Perché si verifichino aurore rosa, come nel caso della notte tra il 2 e il 3 novembre, deve accadere “qualcosa di anomalo”. A inizio mese si è verificata infatti una tempesta solare che ha generato una sorta di frattura, una crepa temporanea nel campo magnetico terrestre. Come conseguenza, le particelle cariche inviate dal Sole sono state in grado di penetrare più in profondità della norma nell’atmosfera terrestre, andando a impattare contro atomi di azoto “a bassa quota”, con conseguente emissione di una colorazione rosata.

Il fenomeno, come raccontato da Varik a WordsSideKick.com, è durato circa 2 minuti. La guida, impegnata in un tour, si è trovata in un certo senso al posto giusto e al momento giusto (attorno alle 18 ora locale). Una grande fortuna e una enorme emozione per i partecipanti. Al termine del breve spettacolo, il cielo è tornato a illuminarsi di intense sfumature verdi.

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