Cronaca

Peste suina, chiusi i boschi tra Piemonte e Liguria anche per escursioni e MTB

Piovono divieti, allarmi e nuove zone rosse tra Piemonte e Liguria a causa di alcuni casi verificati di peste suina africana. I ministri Roberto Speranza, salute, e Stefano Patuanelli, politiche agricole, sono entrati a gamba tesa per cercare di arginare la diffusione della patologia dopo la conferma dei primi casi. 114 i comuni, 78 in Piemonte e 36 in Liguria, interessanti in cui è stata vietata per sei mesi ogni attività che possa portare a un contatto con i cinghiali: caccia, raccolta funghi e tartufi, pesca, trekking, mountain bike e altre attività che possano comportare “interazione diretta o indiretta coi cinghiali infetti“. L’ordinanza vieta fino a luglio gite ed escursioni in tutti i territori segnalati e facenti parte di questa gigantesca zona rossa. Lo scopo di queste dure limitazioni sarebbe quello di contrastare la diffusione e l’eventuale fuoriuscita del virus dall’area interessata, cercando di eradicarlo per tutelare il patrimonio rappresentato dal mercato della carne suina per il nostro Paese. Sono infatti molte le nazioni che hanno bloccato, all’indomani della notizia, l’export di carne di maiale e derivati dall’Italia. Tra queste Svizzera, Kuwait, Cina, Giappone e Taiwan.

La peste suina africana

La Peste suina africana (PSA), spiega il Ministero della Salute, è una malattia virale altamente contagiosa e spesso letale che colpisce suini domestici e cinghiali, ma che non è trasmissibile agli esseri umani. La ragione per cui è importante non entrare in contatto con il virus sta nella pericolosità di trasmettere questa ad altri suini. “Chiunque provenga da aree in cui la malattia è presente può rappresentare un veicolo inconsapevole di trasmissione del virus agli animali. Anche i cinghiali, liberi di avvicinarsi alle zone antropizzate, oramai rappresentano uno dei mezzi di diffusione del virus, qualora entrino in contatto con allevamenti che non rispettano le norme di biosicurezza o con rifiuti alimentari abbandonati o con lavoratori del settore domestico. Un allevamento che dovesse venire contagiato dalla malattia non avrebbe altra via di uscita se non quella dell’abbattimento dei capi. Non esistono infatti né vaccini né cure per arginarla. Per questa ragione le epidemie legate alla peste suina comportano spesso gravi conseguenze socio-economiche per i Paesi in cui si verificano.

Comune interessati

Piemonte

Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto D’Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant’Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata D’Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano D’Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone.

Liguria

Arenzano, Bogliasco, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Masone, Serra Riccò, Genova, Campo Ligure, Megnanego, Bargagli, Busalla, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant’Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio Crocefieschi e Vobbia. Per la provincia di Savona invece sono compresi: Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe e Sassello.

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6 Commenti

  1. Dopo la pandemia sono aumentate le persone che effettuano escursioni, a piedi o in bici, nelle aree boschive o montane. Questi provvedimenti sono un lockdow sotto altre forme. Il popolo non deve avere altre forme di svago che non siano quelle di spendere soldi. Se poi il problema sono i cinghiali essi sono proliferati a causa dell’abbandono del territorio e della caccia che richiede sempre maggiori prede. Inoltre gli animali selvatici comunque girano e non rispettano i limiti imposti dalle leggi dell’uomo. Si innesca una pericolosa deriva autoritaria, vedi obbligo arva per tutti con norma non chiara, vedi i vari lockdow del corona v e ora questa forma di divieto.

  2. Se non si permette la caccia di selezione, a selezionare indiscriminatamente arriva il virus con buonapace di tutti e sperando che non salti la specie per estendersi ad altri animali e pure agli umani.

  3. Non capisco il perché vietare l’ingresso nei boschi se la malattia non colpisce l’uomo… Io quei pochi cinghiali che ho visto non li ho mai abbracciati e già da lontano come mi vedevano scappavano. Mi sembra esagerato… Come tutto ultimamente.

  4. Onestamente non capisco come passeggiando per un bosco possa infettarmi e portare la malattia a un maiale da allevamento..solitamente la stragrande maggioranza degli escursionisti non frequenta allevamenti di maiali ..o no?..qualcuno mi spieghi..

    1. E’ molto semplice,basta un po’ di sana informazione. Durante un’escursione dove vige il divieto,potresti venire a contatto con cinghiali o suini selvatici, che feriti e infetti perdono sangue. Passandoci involontariamente sopra con scarpe,pneumatici della mtb o veicoli ,rischi a tua volta di diffondere il virus anche a distanza di molti km.Basta solo il buon senso e semplici regole senza tanti allarmismi.

  5. La soluzione è facile: un nuovo vaccino e un nuovo outdoor pass per far lievitare una volta ancora le azioni delle case farmarceutiche e per seminare un pò di terrore sul popolo così lo controlli meglio. In tutto questo ci guadagnerà il nuovo metaverso di Zuckerberg dove si trasferiranno le attività ludiche degli umani che a poco a poco diventaranno virtuali. Sembra fantascienza ma purtroppo non lo è neanche tanto…

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