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Gin di montagna: 5 distillerie da scoprire tra Alpi e Appennini

Il Gin, come ben sapranno gli appassionati di distillati, nasce in Olanda nel 1600. Nel 1658 il farmacista Franciscus De La Boë, alla ricerca di rimedi contro i disturbi digestivi, realizzò un primo distillato di frumento e orzo, cui aggiunse delle bacche di ginepro. Un farmaco che chiamò Jenever (o Geneva). De La Boë non avrebbe forse potuto immaginare il successo che nei secoli a venire avrebbe avuto il suo prodotto galenico. Al di là dell’essere divenuto una piaga sociale una volta importato in Inghilterra, causando un alcolismo dilagante soprattutto tra i più poveri, il Gin è entrato nella lista dei distillati più amati al mondo. I mastri si sono impegnati a modificare la ricetta base, senza mai dimenticare il ginepro, mediante aggiunta di mix di erbe, spezie o bacche, i cosiddetti botanicals. Non stupisce che in montagna, dove i botanicals (e l’acqua buona!) sono davvero a portata di mano, siano fiorite distillerie artigianali che meritano di essere scoperte. Noi ve ne presentiamo 5, nascoste tra Alpi e Appennini.

Gin Bordiga

Partiamo dalle Alpi cuneesi, dall’azienda Bordiga 1888. Una distilleria artigianale che, come si evince dal nome, è in attività da fine Ottocento. Come si legge sul sito aziendale “la particolarità del clima di questa zona alpina, in cui l’aria del mare incontra quella della montagna, conferisce alle erbe botaniche una concentrazione elevatissima di oli essenziali, con caratteristiche organolettiche uniche e straordinarie. Sin dal secolo scorso Bordiga distilla il ginepro raccolto nelle Valli Occitane per produrre quella che può essere definita tra le più antiche ricette di gin italiano: il Gin Occitan, recentemente affiancato dai Premium, ricette più moderne nate dalla creatività Bordiga e rispettose della sua tradizione e qualità. Il processo produttivo della distillazione del ginepro è totalmente effettuato in azienda.”

I premium sono attualmente il Gin Dry (con ginepro delle Alpi Marittime), Gin Rosa (aromatizzato alla rosa) e Gin Smoke (aromatizzato con ginepro affumicato).

Gin Marconi 

Le Distillerie Poli, attive dal 1898 sull’Altopiano di Asiago, ben note per la produzione di grappa, vantano anche una produzione di ottimo Gin distillato artigianalmente con alambicco a bagnomaria sottovuoto.

Il Marconi 46, ottenuto da un’infusione unica nel suo genere di bacche di ginepro, uva moscato, pino mugo, pino cembro, menta, cardamomo e coriandolo ispirata all’altopiano di Asiago, a nord del Veneto, da cui ha origine la famiglia Poli.

E il Marconi 42, ottenuto da un’infusione che ricorda la luce, il calore e l’aroma intenso che caratterizzano la macchia mediterranea Italiana, con bacche di ginepro, rosmarino, menta, basilico e timo conferiscono un aroma fragrante di erbe e piante officinali.

Tovel’s Gin

Il Tovel’s Gin viene prodotto nel Parco Naturale Adamello Brenta, presso le Distillerie Valentini 1872 di Tassullo (TN). La peculiarità che l’azienda evidenzia che la distilleria utilizza l’acqua di sorgente di Tovel.

Sono ben 9 le botaniche trentine che entrano in gioco nella produzione di questo eccellente London Dry Gin, preparato a mano in small batch: fiori di sambuco, bacche di ginepro, semi di cumino, radice di genziana, gemme di pino mugo, radice di angelica, frutto di corniolo, scorze di limoni e corteccia di frassino.

43°N 12°E

Scendiamo nel cuore dell’Appennino per scoprire il Gin made in Gubbio (PG). Come si legge sul sito dell’azienda umbra Anonima Distillazioni, nel 2018 nasce l’idea di produrre Gin sull’appennino umbro toscano.

Il primo prodotto è Aquamirabilis, un London Dry Gin. Dalla realizzazione dell’Aquamirabilis è stata sviluppata una linea di Gin a marchio 43°N 12°E (le coordinate di Gubbio) che ad oggi comprende: lo Sloe Gin, con prugnolo e more di rovo, e Aquamarina, un London Dry Gin ispirato alla macchia mediterranea con taglio finale fatto con acqua salata.

I Peccati del Duca

In ultimo vi presentiamo i Gin del Molise, nati soltanto nel 2019. A produrre la linea “I Peccati del Duca” (che comprende il Dry Gin Incendio, l’aromatico Gin Duchessa e lo Sloe Gin Bellamaria) è Officine Naturali, azienda di Bagnoli del Trigno (IS) avviata nel 2011 alla produzione di integratori alimentari, cui si è affiancata nel 2014 la produzione liquoristica. Al Gin si è arrivati, come anticipato, nel 2019, grazie a una collaborazione con il bartender Charles Flamminio, originario del Molise. Per la loro produzione vengono utilizzate botaniche locali coltivate in azienda e il prugnolo, specie che gioca un ruolo chiave.

Indagando più nel dettaglio, il Dry Gin Incendio è aromatizzato all’elicriso, lavanda e ginepro selvatico. Il Duchessa Aromatic Gin, oltre al prugnolo e al ginepro, è arricchito da sentori di bergamotto e lemongrass. Lo Sloe Gin Bellamaria vede il prugnolo come ingrediente cardine, accompagnato da note di arancia, cannella, chiodi di garofano ed elicriso.

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Un commento

  1. Al Museo villa Welspergh parco Paneveggio, si trovano altri distillati: cirmolo, abete rosso, rose di montagna.., escluso il poterli bere, ma profumanti gli ambienti e pure le mascherine( sotto si pone un fazzoletto spruzzato leggermente)..ed il supplizio diventa piu’ gradevole.

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