AlpinismoAlta quota

L’Everest verso i numeri record del 2019

Partita in sordina, la stagione himalayana in Nepal si è ripresa alla grande. Ad aiutare la chiusura della Cina agli stranieri per motivi sanitari e certamente anche l’eliminazione della quarantena obbligatoria in entrata nel Paese per coloro che sono vaccinati o negativi al tampone effettuato massimo 72 ore dall’arrivo.

I numeri che abbiamo fino ad ora si stanno avvicinando a quelli del 2019 e sono destinati ad aumentare poiché molti alpinisti hanno deciso di partire in ritardo, probabilmente attendendo notizie certe sui protocolli sanitari in entrata, che inizialmente erano un po’ confusi.

Ad oggi sono 290 i permessi rilasciati per l’Everest, divisi su 30 team; 55 per il Lhotse su 6 squadre; 1 per il Manaslu (un giapponese che ha già rinunciato per maltempo e si sta spostando all’Everest); 44 per l’Annapurna per 4 spedizioni; 30 per il Dhaulagiri divisi in 4 gruppi. Poi ci sono 7000 e 6000.

Occhi puntati sul tetto del Mondo

Concentrandoci sull’Everest. Diversi scalatori sono già arrivati, è già stata celebrata la cerimonia della Puja e sono già iniziate per alcuni le rotazioni di acclimatamento sulla montagna. La via è stata già attrezzata fino a C2 dagli Icefall Doctors. Secondo quanto riferisce Alan Arnette, c’è del nervosismo tra gli sherpa per la condizione instabile dell’Icefall e delle pareti secche dell’Everest, che potrebbero causare crolli.

Per quanto riguarda i presenti, il progetto più interessante è ovviamente quello della traversata Everest-Lhotse senza ossigeno di Colin O’Brady. Vediamo cosa combinerà. Ci sono poi cinque alpinisti che hanno intenzione di salire senza ossigeno supplementare. Tra i “vip” al campo base anche Nirmal Purja, nella veste di guida per la sua agenzia, e Kami Rita Sherpa che punta al record di 25 salite sull’Everest.

Vi terremo aggiornati!

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7 Commenti

  1. Sinceramente a me piace che tutta questa gente vada con gli SHERPA in montagna, dà loro lavoro e un poco di benessere, come quando certa gente va con le guide alla conquista delle nostre montagne lungo le normali.
    Ma mi vien da ridere quando loro si sentono alpinisti che fanno imprese e i giornali li osannano.
    Va molto bene così, se si rendessero conto di essere ridicoli nei loro atteggiamenti di conquista, credo non ci andrebbero.

    1. Il problema è che o sei un professionista o cosi devi fare….intendo che se vuoi salire devi farlo con gli Sherpa,e tutto il circo mediatico che ne consegue è inevitabile…

      1. Non credo, si può ancora salire in autonomia, aggregandosi a delle spedizioni per risparmiare denaro sui permessi…. non siamo ancora arrivati a situazioni come le normali al Bianco o al Cervino 🙂 dove il “mercato” è stato chiuso al pubblico. 🙂
        Mi dicono che se sei bravo sali un 8.000 con 5-8 mila dollari, facendo qualcosa di bello e non trafficato in due mesi di vacanza da casa.
        Altrimenti spendi anche 80.000 dollari, come ha detto di aver speso il Curnis (accompagnato dal Moro e entrambi ossigenati) , ma c’è chi ne ha spesi più di 100.000 per avere il suo letto e altro 🙂
        Questione di gusti.

        1. Vedi Paolo, é quel “dicono” che non va bene…. prova ad andare anche tu in prima persona a fare un settemila o un ottomila prima di sparare sentenze … prova dai … e poi puoi dire tu in prima persona … non per sentito dire o per aver letto da qualche parte … e te lo dice uno che si é fatto molte spedizioni ed ha salite 2 x 8000 senza o2 … ma sono comuqnue un turista d’alta quota …

          1. Roberto ti capisco e rispetto il tuo alpinismo, ma ti assicuro che non sparo sentenze.
            Tanti anni fa ci avevo messo di tasca mia 2 milioni di lire, ma in due mesi abbiamo visto solo tanta neve e 5 morti non fra noi, noi non avevano ossigeno da nessuna parte..
            Dei miei amici sono andati due anni fa in Karakorum due mesi per tentare una via nuova su una parete famosa, senza ossigeno, con nemmeno 5000 euro, erano molto tirati.
            Dopo tanti anni posso solo sentire gli amici che ci vanno, io non posso più andarci, non ce la farei se non pagando e con l’ossigeno fornito, come ora fanno quasi tutti.
            A noi non piace andare in montagna così, dobbiamo essere sempre capaci di andarci. altrimenti non ci andiamo.
            Ciao….. invecchiare fa bene!

          1. Cla, sempre !
            Grazie per l’incitamento, fa sempre bene alla testa !
            Provo e vado solo se son capace, altrimenti non capisco perché farlo: ancora oggi non comprendo chi trova soddisfazione nello scalare le montagne grazie ai soldi che spende 🙂
            Massarotto in una foto su una cima ha solo un sacchetto di plastica attaccato in vita.
            La libertà grazie ai soldi non penso proprio sia libertà, penso sia la moderna schiavitù, quella consumistica della nostra società.
            Comunque bravi tutti!….. c’è tanto spazio ancora.

            …. vedo ora il p maiuscolo, penso sia un errore 🙂

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