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Alpi Marittime. Il Parco invita gli escursionisti a segnalare gli avvoltoi

La citizen science, la scienza che vede protagonisti i cittadini, piace sempre più e dimostra anno dopo anno il suo potenziale. Pochi mesi fa abbiamo scoperto insieme che le segnalazioni degli escursionisti a spasso sulle Orobie abbiano portato alla realizzazione di una importante mappa di distribuzione dello stambecco. E lo stambecco non è certo la sola specie animale coinvolta in progetti di “osservazione e segnalazione” in natura. Si spazia dagli ibis eremita alle farfalle, dai gechi ai camosci. L’invito più recente rivolto agli escursionisti perché aiutino le aree protette a monitorare le specie presenti sul proprio territorio arriva dalle Alpi Marittime. Il protagonista della nuova campagna di citizen science è l’avvoltoio.

“In montagna è sempre necessario guardare dove si mettono i piedi ma di tanto in tanto scrutare il cielo – meglio fermandosi – può essere utile per azioni a favore della natura – si legge sul sito dell’Ente – Come? Per esempio collaborando con l’Ente Aree Protette Alpi Marittime, coordinatore del Centro di referenza regionale degli avvoltoi e rapaci alpini, nella segnalazione di gipeti (comunemente noto come avvoltoio barbuto, ndr) o grifoni, anche se questi ultimi, salvo casi eccezionali, torneranno sulle Alpi solo dalla prossima tarda primavera con l’inizio della monticazione”.

Meno dati a causa della pandemia

“Dall’anno scorso le osservazioni degli avvoltoi si sono ridotte per effetto delle limitazioni della mobilità a causa del Covid19.  – prosegue il comunicato – E quindi sono venute a mancare, in particolare, quelle effettuate da parte di escursionisti o fotografi naturalistici: dati puntuali importantissimi che, dopo essere stati validati dai tecnici, sono inseriti in appositi “data base”. Banche dati nelle quali confluiscono anche i rilievi eseguiti con procedure standardizzate da parte degli addetti i lavori. Il “malloppo” di informazioni digitalizzate permette il monitoraggio dell’andamento delle popolazioni dei rapaci, eventuali riproduzioni, la scomparsa di esemplari o la segnalazione di osservazioni particolari come quelle di capovaccaio o avvoltoio monaco”.

Aumentare gli occhi puntati sulla natura

“Con il contributo di chi frequenta la montagna per passione si moltiplicano quindi “gli occhi” sulla nostra natura – dichiara il Parco – e si potenzia la raccolta di informazioni necessarie per capire meglio complessi fenomeni ecologici e per programmare azioni a favore della conservazione degli avvoltoi. Specie animali che con il loro ruolo di “spazzini della montagna” contribuiscono a mantenere in buona salute l’ambiente alpino”.

Come partecipare

“Per partecipare al monitoraggio degli avvoltoi ti invitiamo ad osservare attentamente gli animali, meglio con il binocolo, raccogliendo più dati possibili su piumaggio, eventuali marche alari o la presenza di anelli sulle zampe. Molto utili, per la validazione delle segnalazioni, l’invio di fotografie”.

Per la richiesta di informazioni scrivere a: fabiano.sartirana@areeprotettealpimarittime.it.

Clicca qui per scaricare la scheda per segnalare gli avvoltoi.

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