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Parco del Gran Paradiso. Istituita una zona a tutela della nidificazione del gipeto

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso ha deciso di regalare agli appassionati di natura una bella notizia per Natale. In Valnontey, sul versante valdostano dell’area protetta, è stata istituita una zona a tutela della nidificazione del gipeto.

Il piccolo Avrì, simbolo di rinascita

Una specie che in questo 2019 abbiamo scoperto e seguito proprio grazie al Parco e alle sue preziose webcam. Chi di noi non ricorderà le emozionanti immagini del piccolo Avrì. Dalla sua nascita, avvenuta in un nido della Valsavarenche lo scorso marzo, fino al suo involo nel mese di luglio. Avrì diventa simbolo di rinascita di una specie estinta sulle Alpi nel 1913, che solo negli ultimi anni è tornata a riprodursi nelle valli dell’area protetta, grazie a un progetto internazionale di reintroduzione, avviato sull’arco alpino circa 30 anni fa.

I gipeti della Valnontey

Per il quinto anno consecutivo una coppia di gipeti ha scelto la Valnontey per costruire il proprio nido. Due genitori che hanno già visto involare negli scorsi anni 3 dei loro piccoli. Una scelta non casuale quella delle valli del Parco del Gran Paradiso. Si tratta infatti di un territorio in cui risulta facile reperire cibo, grazie all’abbondanza di fauna selvatica. E di spazi idonei alla nidificazione, grazie alla conformazione delle pareti rocciose. A ciò va aggiunta la tranquillità assicurata agli animali dal divieto di sorvolo dell’area protetta con elicottero o altri mezzi, e il disturbo antropico ridotto.

Stop all’arrampicata su ghiaccio

L’istituzione della zona di protezione garantirà un ulteriore grado di quiete, vietando l’accesso all’area e il disturbo dei siti di nidificazione. Comprese le attività di osservazione ravvicinata per foto e riprese, l’uso dei droni, oltre al divieto di arrampicata su alcune cascate di ghiaccio.

Ricadono nella zona di protezione Gusto di Scozia, Flash Estivo, Flash Estivo colonnata centrale, Fiumana di money, fallo di plutone, coupè di money, Mistiria, Coupè money variante, cascata della pazienza, Cascata della rassegnazione, meeting 2000, Sweet Valentina e Voglia di tenerezza.

Una disposizione resa necessaria a seguito, lo scorso febbraio, della denuncia a carico di sei ghiacciatori che si erano avvicinati troppo al nido della Valnontey, nonostante i cartelli di divieto. Condizione che aveva causato l’allontanamento del gipeto, impegnato in quel momento nella delicata fase della cova.

“E’ importante garantire il massimo della tranquillità. Così da lasciare i gipeti liberi di scegliere dove deporre le proprie uova, e ridurre al minimo il disturbo. Il sito di nidificazione in Valnontey si colloca in un complesso rupestre intensamente frequentato, in periodo invernale, dagli appassionati di arrampicata su cascate di ghiaccio – si legge nel comunicato ufficiale del Parco – . Questo fatto, unito alla sensibilità ai disturbi che l’avvoltoio manifesta nella fase riproduttiva (estesa dal tardo autunno ad agosto), ha richiesto, da parte dell’Ente Parco, di attuare le limitazioni previste dalle misure minime di conservazione regionali per i Siti di Importanza Comunitaria. Obbligo necessario in quanto il gipeto è protetto a livello europeo e, con lo status di specie vulnerabile, è inserito nella “Red List” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN)”.

Al contempo il Parco proseguirà nelle sue attività di divulgazione e di sensibilizzazione, condivise con la Società delle Guide Alpine, gli operatori turistici e l’Amministrazione Comunale di Cogne, per far comprendere l’importanza della zona di protezione ai tanti arrampicatori che frequentano la Valnontey in inverno.

 

 

 

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