AlpinismoAlta quota

Al Manaslu si inizia a salire, l’obiettivo è la vetta

Il vento finalmente inizia a calare sul Manaslu, dopo che le raffiche avevano raggiunto anche il campo base creando diversi danni, soprattutto alle tende. Nulla di irrimediabile con un po’ di lavoro di “bricolage”.

Nella giornata di oggi hanno iniziato a salire in quota Iñaki Álvarez con gli sherpa Kalden e Namja. Ad aprire la traccia il fotografo Phelipe Eizaguirre, il manager della logistica del CB Aitor Sanz e la giornalista al seguito Ana Azpilicueta. A raccontalo lo stesso Alex Txikon, aggiungendo che il resto del team è ancora al campo base in preparazione della partenza verso l’alto fissata per domani. Questa mattina a distrarre un po’ gli animi adombrati dalle vicende del K2, alcune donne e uomini del villaggio di Samagaun che hanno fatto visita al CB in occasione dei festeggiamenti per l’imminente Capodanno Sherpa.

Domani, che dicevamo, si salirà e se il vento lo consentirà si proverà a lanciare il tentativo di vetta: ad oggi le previsioni danno un’ottima finestra dall’11 al 14febbraio. Al momento, la via è attrezzata fino C1 seguendo la normale e fino a C2, posizionato a 6650 metri, seguendo una variante che aggira sulla destra un grosso crepaccio che non si è riusciti a superare nemmeno con le scalette. Più in alto gli alpinisti non sono ancora andati. Del gruppo che si sta muovendo saranno Moro, Txikon e Álvarez a provare a raggiungere il punto più alto della montagna e, se le condizioni lo permetteranno, a concatenare il pinnacolo est (7992 m), come aveva anticipato prima della partenza Alex.

La conferma del tentativo di vetta e il ricordi di Simone Moro

Poco fa anche Simone Moro ha confermato la partenza per la vetta, stimata per il 14 febbraio. Nel farlo ha voluto anche ricordare che oggi è l’anniversario della prima invernale al Makalu, salito da Simone e Denis Urubko nel 2009. Non c’è nulla de festeggiare dice però l’alpinista bergamasco ricordando le tante tragedie di questi giorni. Ecco le sue parole:

“Oggi sarebbe una data importante, una data da celebrare ma non ce la faccio. Sarebbero 12 anni dalla prima salita invernale al Makalu ma sono anche 24 ore che sono mancati Cala Cimenti e il suo compagno sotto una valanga. Sono 4 giorni che sul K2 ho perso l’amico Alì Sadpara assieme a JP Mohr (atleta The North Face) e a John Snorri. Il giorno prima della loro scomparsa anche il bulgaro Atanas perdeva la vita sul K2 come pure Sergi Mingote il 16 Gennaio. Un anno tremendo, tragico, iniziato portando più dolori che gioie nel mondo alpinistico. Io sono qua al Manaslu, stasera non festeggiamo il Makalu, lo ricordo in silenzio pensando che domani inizia la nostra rotazione con il tentativo alla vetta il 14 febbraio. Un giorno dove spero trionfi l’amore che tutti noi abbiamo e proviamo per la grande Dama silenziosa, la Montagna”.

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4 Commenti

  1. Siamo tutti con voi….
    L’ importante e che sappiate mantenere la lucidità necessaria per fermarvi al limite.
    Vi aspettiamo a casa, vincitori ma soprattutto VIVI!

  2. Ciao grandi e valorose persone, mi dispiace molto per le perdite di grandi alpinisti sul k2 e dico: non potevate portare con voi ali sadpara sul nanga avete fatto un lavoro eccezionale un team fortissimo e poi … non c’era questa perdita di sadpara mannaggia quanto era forte posso capire il vostro stato d’animo eravate molto legati poi con Alex erano come fratelli

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