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Giornata Internazionale della Montagna. Gli appuntamenti online da non perdere

Per festeggiare al meglio la Giornata Internazionale della Montagna, il primo pensiero del mattino è senza ombra di dubbio infilarsi gli scarponi e salire in quota. Gli appelli alla prudenza del Soccorso Alpino ci invitano però a frenare il desiderio e cambiare programmi. E noi abbiamo qualche suggerimento da fornirvi a tal proposito. Comodamente seduti in poltrona vi consigliamo di non perdere alcuni appuntamenti trasmessi online.

Pronti all’alba per la maratona di Focus TV

Focus TV ha preso sul serio la definizione di Giornata della Montagna, proponendo una maratona di film e documentari che avrà inizio alle prime luci dell’alba.

  • Primo appuntamento alle ore 6:36 con il documentario “La scala per il paradiso” (2016,  Regia: Sun Shuyun) che segue la storia di un giovane sherpa tibetano che sfida le proprie tradizioni per addestrarsi ad accompagnare facoltosi clienti in cima all’Everest, un tempo montagna sacra, oggi meta di turismo d’elite.
  • Alle 7:00 si prosegue con “Le vie dell’acqua”, esplorando i Magredi friulani.
  • Alle 7:11 si parlerà di frane con “Le furie della natura”.
  • Pronti poi alle 7:25 a salire in quota con “Gran Paradiso alla ricerca dello stambecco bianco”.
  • 8.14: “Vajont, analisi di un disastro (per non dimenticare)”.
  • Ore 8:54: Una puntata di “Masters of Engineering” dedicata ai conquistatori delle vette più alte del Pianeta.
  • 10:03. Si prosegue sul fronte dei cambiamenti climatici con “Mega disastri”, puntata dedicata allo scioglimento dei ghiacciai.
  • 11:03.  “Mountains and life” ci porta sulle Montagne Rocciose.
  • 12:10. A mezzogiorno si parlerà di valanghe con un secondo episodio de “Le furie della natura”.
  • 13:18. Secondo episodio di “Masters of Engineering” dedicato ai conquistatori delle vette.
  • 14:10. Seconda puntata di “Mountains and Life”, dedicata alle Alpi.
  • 15:21. “Skiing – La poire” (2020), un film a firma di Edmond Joyeusaz, guida alpina e sciatore estremo di Courmayeur, che ne racconta la discesa a sinistra del gigantesco seracco de La Poire per circa 1500 metri di dislivello e pendenze tra i 55 e i 60 gradi. Una prima assoluta sugli sci.
  • 15:57. “L’ingegnere del Monte Bianco” (2019). Regia: Diego Nicotra, Andrea Bertero. La storia dell’ingegner Dino Lora Totino e della realizzazione del complesso delle funivie del Monte Bianco.
  • 17:02. “Mountains and Life” ci porta in Himalaya
  • 18:14. “Everest eco ski adventure” (2019). Regia di Edmond Joyeusaz. Il racconto di una spedizione sul Tetto del Mondo.
  • 18:55. “Mountains and Life”, destinazione Ande.
  • 20:05. Episodio di “Planet Earth II – Le meraviglie della natura” dedicato alle montagne più alte della Terra.
  • 21:19. In prima visione TV l’episodio 3 di “Walter Bonatti. Una vita ad alta quota”
  • 22:25. In prima visione TV l’episodio 5 di “Dalle Alpi al Tetto del Mondo con Marco Confortola”
  • A mezzanotte si sale in altissima quota con “The Summit K2” (2012), il racconto della tragica spedizione del 2008 in cui persero la vita undici scalatori.
  • Per chi soffrisse di insonnia alle 3:06 Focus Tv propone un altro bel documentario di Edmond Joyeusaz, “La Gran Becca che spettacolo” (2019).
  • 3:36. “Mountains and Life” chiude la maratona con un viaggio sul gruppo montuoso del Rwenzori.

“Mountain Biodiversity”, un abbraccio virtuale tra Italia e Pakistan

Alle ore 11.00 appuntamento su Zoom (o in diretta sulla pagina Facebook di Montagna.tv) con il webinar “Mountain Biodiversity”. Un incontro promosso dall’Ambasciata italiana in Pakistan e l’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo a Islamabad insieme all’UNDP (United Nations Development Programme e al Ministry of Climate Change) del Pakistan, in cui si parlerà di biodiversità delle aree montane, con un focus specifico sul Pakistan.

Paese che racchiude nel proprio territorio il CKNP-Central Karakorum National Park. Una area protetta che ingloba alcuni dei più grandi ghiacciai del Pianeta e parte delle catene montuose dell’Hindu Kush, del Karakorum e dell’Himalaya. Tanti gli interventi in programma per affrontare, accanto al tema della biodiversità anche quello dello sviluppo sostenibile, della cooperazione e dei giovani.

Il programma completo.

Una tavola rotonda con la SAT

La SAT in collaborazione la “Convenzione delle Alpi” propone a partire dalle ore 10.00 una tavola rotonda dal titolo “Parlano le Dolomiti”. Incontro trasmesso in diretta live sulla pagina Facebook della SAT.

Una conversazione on line sull’importanza del libro di montagna, che partirà dalla illustrazione del volume dal titolo “Parlano le Dolomiti” a cura di Riccardo Decarli, bibliotecario presso la Biblioteca della Montagna SAT. Sullo stimolo di Decarli la tavola rotonda allargherà lo sguardo verso le realtà che storicamente rivestono una dimensione culturale nei confronti dell’ambiente alpino come la SAT, il Trento Film Festival e la Fondazione Dolomiti UNESCO. Una bella occasione di riflessione a 10 anni esatti dalla proclamazione delle Dolomiti UNESCO patrimonio dell’umanità.

Interverranno Anna Facchini (presidente della SAT), Riccardo Decarli (bibliotecario della Biblioteca della Montagna SAT e autore di libri di montagna), Luana Bisesti (direttrice del Trento Film Festival), Marcella Morandini (direttrice Fondazione Dolomiti UNESCO), Armando Tomasi (presidente della Commissione Storico-Culturale e Biblioteca della SAT). Moderazione a cura di Elena Baiguera Beltrami (Ufficio Stampa SAT).

FAO. Tutto il mondo riunito in una tavola rotonda

La Mountain Partnership della FAO invita a celebrare tutti insieme la Giornata della Montagna con un meeting virtuale su Zoom, dalle ore 14:30 alle 16:30, dal titolo “Mountain Biodiversity Matters”. L’incontro sarà trasmesso in diretta anche sulla pagina Facebook della Mountain Partnership.

Un evento che vedrà la partecipazione di ricercatori, studiosi, alpinisti in collegamento da tutto il mondo per affrontare il delicato tema della difesa e conservazione della unicità degli ambienti montani. Tra gli ospiti anche Reinhold Messner, Massimiliano Ossini e Lino Zani. A chiudere l’evento una performance al piano di Ludovico Einaudi.

Il programma dell’evento.

Una serata in compagnia del CAI

Il Club Alpino Italiano ci farà invece compagnia a partire dalle ore 18 fino alle 21.30 con un evento online dal titolo “Alpinismo, cultura, ambiente, scienza per le montagne. Con il Club Alpino Italiano per difendere la biodiversità delle Terre alte”. Una diretta no stop che andrà in onda sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Sodalizio e sarà introdotto dal Vicepresidente generale Erminio Quartiani.

Si parlerà di una montagna da tutelare con la sua biodiversità, una frequentazione rispettosa delle Terre alte da promuovere con l’attenzione e la curiosità verso le culture locali, senza aggressioni e senza l’unico obiettivo di una vetta da raggiungere a tutti i costi. Il tutto con una costante attenzione alle conseguenze della crisi climatica e alle opportunità di sviluppo e lavoro che il turismo lento e sostenibile può rappresentare per chi abita la montagna.

“Sono passati 18 anni dalla celebrazione dell’Anno Internazionale della Montagna indetto dall’Onu – le parole di Quartiani – Molte cose sono cambiate: alcune in meglio, tra le quali l’attenzione al ruolo di equilibrio per la qualità della vita nel pianeta che le montagne svolgono (disponibilità di acqua dolce, foreste, biodiversità vegetale e animale). Altre cose sono peggiorate per le Terre alte nel mondo (inquinamento, effetti dei cambiamenti climatici, consumo di suolo e conseguente erosione idrogeologica, abbandono di pascoli, attività umane e di residenza da parte di consistenti settori di popolazione montana, ad iniziare dai giovani, con il derivato inselvatichimento di grandi porzioni di territorio andate in disuso, peggioramento dei servizi essenziali che determinano ulteriore impoverimento per chi vive e lavora in montagna)”.

“Per il Cai difendere la montagna – prosegue il Vicepresidente – significa difendere la sua biodiversità e sostenere la presenza dell’uomo nelle Terre alte. L’11 dicembre ribadiremo questo impegno solenne con una serata intera nella quale metteremo a disposizione di tutti alcuni dei nostri progetti, con concrete proposte, e rilanceremo, anche attraverso i canti dei nostri cori, le tradizioni della buona montagna. Il Cai si rivolge a ogni alpinista, escursionista, amante, studioso dei territori alpini e appenninici e a coloro che li abitano, ai quali dobbiamo la nostra riconoscenza per il servizio che rendono alla società”.

La serata, introdotta e condotta dal direttore di Montagne360 Luca Calzolari, avrà come comune denominatore la coralità: sarà infatti presentato il nuovo libro Cordate vocali. I Cori Cai si raccontano, che narra la storia dei gruppi legati al Club alpino presenti in tutta Italia e contiene autorevoli contributi sul canto popolare di montagna, sulla sua centenaria storia all’interno del Sodalizio e sui significati che ha ricoperto e ricopre tutt’oggi. Interverrà il Presidente generale Vincenzo Torti, insieme a Gianluigi Montresor, Andrea Zanotti e Giuseppina Antonucci del Centro nazionale coralità. Coralità che sarà protagonista nel corso di tutto l’evento. Tutti gli interventi in programma saranno infatti inframezzati da esibizioni canore di undici Cori Cai, con i brani che hanno fatto la storia di questo genere di canto.

Il tema della Giornata Internazionale della Montagna 2020 è la biodiversità delle Terre alte, che sarà approfondito nel dialogo tra l’alpinista Hervé Barmasse e il Presidente generale Vincenzo Torti. Sulla necessità di una sempre maggior consapevolezza della sua tutela si baserà anche l’intervento del referente nazionale del Gruppo grandi carnivori Davide Berton, che parlerà della convivenza di predatori come il lupo e l’orso con le attività umane tipiche delle Terre alte (specialmente quelle zootecniche).

Di grande attualità sarà inoltre la presentazione della posizione del Club alpino italiano relativa a “Cambiamenti climatici, neve e industria dello sci”, che sarà illustrata dal Presidente della Commissione centrale tutela ambiente montano Raffaele Marini. Una posizione che, dati e numeri alla mano, evidenzierà l’ormai insostenibile dipendenza dalla monocultura dello sci alpino per il turismo montano invernale. Il glaciologo Claudio Smiraglia parlerà invece di ghiacciai, conducendo gli spettatori dalla biodiversità alla geodiversità.

Durante la serata ampio spazio sarà dedicato al Sentiero Italia CAI, con la proiezione in anteprima del trailer del documentario ufficiale in lavorazione proprio in queste settimane e il punto della situazione sulle guide escursionistiche ufficiali edite da Idea Montagna, con gli autori che hanno percorso diverse tappe dell’itinerario negli ultimi mesi.

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