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Parchi, polemiche e trekking

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BELLUNO — Estate, tempo di trekking. Niente di meglio dunque che una passeggiata nella natura, lungo i pendii del nostro paese.

La riserva naturale di Somadia, sulle Dolomiti bellunesi, per esempio vanta la denominazione di zona biogenetica e di zona di protezione speciale per la protezione di uccelli e sito di importanza comunitaria. E non solo…  

 

Istituito nel 1972, il parco copre poco meno di 1770 ettari a un’altitudine compresa tra i 1100 e i 2800 metri sul livello del mare. Presenti molte specie di animali e di piante, è anche sede del Centro Sportivo Alpino e del Nucleo di Soccorso Alpino del Corpo Forestale dello Stato dotato di unità cinofile per la ricerca dei dispersi sotto valanga.

 

La riserva fa anche parte della Rete di Monitoraggio Meteonivometrico della Forestale. E offre un vasto territorio montuoso, con bastionate, torrioni rocciosi sui versanti ripidi di origine calcarea. Nella parte inferiore si trovano terreni pianeggianti alluvionali pianneggianti ricchi di humus.

 

Sugli Appennini invece, si respira aria di conquista. Finalmente dopo 13 anni di discussioni, è stato istituito il parco nazionale dell’Appennino lucano Val d’Agri Lagongrese. Vittoria amara e tartiva, soprattutto per gli ambientalisti del Movimento Azzurro, che si domandano come mai ci sono voluti ben tredici anni, nonostante tutte le istituzioni, destra e sinistra, fossero favorevoli al progetto?

 

Secondo il movimento, negli ultimi dieci anni il parco è stato "saccheggiato" delle proprie risorse, agrarie e forestali. Inoltre la scelta del perimetro sarebbe incompatibile per il controllo da parte del Corpo Forestale dello Stato e tutti coloro che devono effettuare i controlli.

 

Scatteranno misure di salvaguardia da caccia, cave, discariche e costruzioni edilizie. Problemi che il parco – sostengono gli ambientalisti – forse non avrebbe avuto se l’istituzione dello stesso fosse avvenuta a tempo debito.

 

Sempre riguardante i parchi, è disponibile in questi giorni l’edizione 2006 dell’opuscolo dell’Ufficio parchi naturali dell’Alto Adige "Vivere i parchi naturali", che raccoglie tutte le iniziative proposte nei prossimi mesi nell’ambito del verde altoatesino.

 

Circa sessanta pagine edite nella versione tedesca e italiana, disponibile gratuitamente per tutti gli appassionati.

 
 
Marco Chiodi

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