AlpinismoAlta quota

Pakistan. Trio americano tenta l’ascesa del K6

Mentre sul Muchu Chhish (7453 m) il team ceco ha optato per una rinuncia di fronte alle condizioni complesse offerte dalla montagna, cedendo il posto alla coppia composta da Philipp Brugger e Jordi Tosas, dal Pakistan giunge notizia di una nuova spedizione attiva in Karakorum. Si tratta del trio statunitense composto da Colin Haley e i coniugi Jeff e Priti Wright, arrivati nelle scorse settimane a Islamabad con un permesso di salita per il K6 (7282 m). Una spedizione che per i Wright era già in programma da un anno, cui last minute ha deciso di unirsi anche Haley.

A tutto K6

Negli ultimi giorni molteplici riviste internazionali hanno diffuso il nome del K6 West (7040 m) come vetta di partenza cui dovrebbe puntare la squadra. In realtà, come informa Ali Saltoro, dell’agenzia di trek Alpine Adventure Guides Pakistan, che sta accompagnando gli alpinisti in quota, il piano d’azione verrà definito in accordo con il meteo dei prossimi giorni e settimane. Non è da escludere che i tre puntino alla vetta principale (K6 7282 m). Così come potenzialmente potremmo vederli impegnati in una traversata Ovest – Est. Attualmente il proposito del trio è sintetizzabile con un semplice “arrampicare quanto più possibile”.

Installato il campo base nella Nangma Valley hanno nei giorni scorsi intrapreso il percorso di acclimatazione. Colin Haley sul Drifika Peak (6447 m), Jeff e Priti su una seconda vetta in zona. Il Drifika Peak vede il ritorno di Colin a distanza di 15 anni dal suo tentativo in solitaria di ascesa dal versante sud, terminato a 10 metri dalla vetta.

Nei prossimi giorni, meteo permettendo, si sposteranno verso il campo base del K6.

Il K6 West è rimasto inviolato fino al 2013, quando i canadesi Raphael Slawinski e Ian Welsted ne hanno realizzato la prima salita, valsa loro un Piolet d’Or. La prima salita del K6, noto anche come Baltistan Peak, risale invece al 1970 ad opera di un team austriaco.

Il team del K6 West

Colin Haley, 36 anni, è un alpinista che, pur parlando poco di suo, ha fatto già parlare molto di sé. Tra le sue imprese maggiormente note i record di velocità sulla via Cassin del Denali e sul Fitz Roy. E ancora la prima solitaria della Torre Egger, la prima ascensione dell’Aguja Standhardt dalla parete Sud e la Traversata del Gruppo del Cerro Torre in un solo giorno insieme ad Alex Honnold. Coppia che lo scorso marzo anno abbiamo ritrovato in Patagonia per portare a termine in soli quattro giorni la traversata di Cerro Pollone, Cerro Piergiorgio e Domo Blanco.

Jeff e Priti Wright, come Colin originari di Seattle, hanno invece scelto il 2020 come anno sabbatico da dedicare all’esplorazione delle vette del Pianeta. A cavallo del lockdown hanno realizzato la salita delle 6 Nord classiche delle Alpi. Hanno iniziato a marzo con la via Heckmair dell’Eiger per poi proseguire a maggio con la Nord del Petit Dru (via Allain-Leininger). A giugno la Nord del Cervino (via Schmid), e a luglio la Cima Grande di Lavaredo (via Comici-Dimai), la Nord delle Grandes Jorasses (sperone Walker) e del Pizzo Badile (via Cassin).

Il loro viaggio da “vagabondi alpini” è iniziato il 31 dicembre 2019, con una prima tappa patagonica. Da gennaio a marzo hanno salito varie cime a El Chaltén, tra cui il Cerro Torre (lungo la Via dei Ragni) e l’Aguja Poincenot (lungo la Whillans-Cochrane). Dopo Patagonia e Alpi, nella loro lista compariva il Karakorum, nel mese di giugno. Il lockdown ha causato un ritardo sulla tabella di marcia, ma a quanto pare di fermarsi non hanno alcuna intenzione.

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