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Due incidenti mortali sui sentieri del Bellunese

Due incidenti mortali in sole 24 ore. Questo il tragico bilancio di mercoledì 15 luglio sulle montagne del Bellunese.

Escursionista precipita in un burrone nel feltrino

Una escursionista ravennate di 54 anni, Maria Cristina Zanellato, ha perso la vita precipitando in un dirupo sulle montagne del feltrino. La donna era in Veneto in vacanza con il compagno. Era partita nella mattina di martedì per una camminata. Le ultime foto inviate al fidanzato la ritraevano sulla cima del Coppolo, attorno a mezzogiorno e mezzo. Da quel momento non si sono avute più notizie. Il cellulare ha continuato a squillare fino alle 21, prima di scaricarsi. Nella serata di martedì è stato quindi allertato il Soccorso Alpino di Feltre.

A partire da un selfie, i soccorritori sono risaliti a un escursionista fotografato assieme a lei. L’uomo ha raccontato di essere partito più tardi rispetto alla donna, e di aver trovato lungo la discesa in cresta un cappellino e una bandana. Li avrebbe quindi raccolti, nella convinzione di incontrare la proprietaria cui restituirli lungo il sentiero.  Una squadra di soccorritori, accompagnata da persone del posto e da un soccorritore de Sagf, ha iniziato a scandagliare i sentieri, finché sopra un salto verticale è stato rinvenuto un bastoncino della escursionista. Ieri mattina all’alba, un elicottero di Trento emergenza ha imbarcato un soccorritore di Feltre, portandosi sulla verticale al punto del ritrovamento. Un centinaio di metri più sotto è stato individuato il corpo della donna. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata recuperata con un verricello e trasportata alla Camera mortuaria dell’ospedale di Feltre.

Seconda vittima in Marmolada

Un secondo escursionista è morto sulla Marmolada dopo aver perso l’equilibrio ed essere caduto lungo il sentiero che dal Rifugio Padon sale al Bivacco Bontadini. La chiamata ai soccorsi è giunta circa alle 10,20 di mercoledì mattina. L’uomo, che si trovava con altre persone, ha perso l’equilibrio iniziando a ruzzolare sul ripido pendio erboso e si è fermato un centinaio di metri più in basso. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore giunto sul posto ha sbarcato in hovering tecnico di elisoccorso e personale medico che hanno solamente potuto constatare il decesso del settantenne. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta e imbarellata è stata recuperata da una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina, che la ha trasportata fino al Passo Fedaia per affidarla al carro funebre. Sul posto anche i Carabinieri e il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina.

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