Arrampicata

Adam Ondra su “Climb Free”, il primo 9a di Israele

Con l’episodio numero 67 della serie “Road to Tokyo”, Adam Ondra torna a farci viaggiare al suo fianco fuori dai confini nazionali. Ovviamente in maniera virtuale, con un salto indietro nel tempo fino al novembre 2017 che ci porta nello stato di Israele. Qui, guidato da Ofer Blutrich, uno dei maggiori climber locali, è riuscito nell’impresa di liberare il primo 9a del Paese, ribattezzato “Climb free”.

La ragione che ha spinto Adam a tornare con la mente a quell’esperienza in terra israeliana è che, a suo avviso, il video dedicato alla salita, dal titolo “Beyond conflicts”, realizzato da Bernardo Giménez – che potete trovare al fondo dell’articolo – fosse in un certo senso incompleto. “Ecco allora che vi offriamo un filmato un po’ più lungo, che racconta della salita flash su ‘Yala Factor’, 8c, e il primo 9a israeliano ‘Climb Free'”.

Un viaggio indietro nel tempo

Grazie alla tecnologia Adam supera i limiti del lockdown e intesse una chiacchierata virtuale con l’amico Ofer, per ripercorrere insieme le tappe del viaggio in terra israeliana sul finire del 2017. Prima di tornare con la mente al passato, una parentesi necessaria viene dedicata all’attuale situazione che Israele sta vivendo in tempi di Covid. Il peggio sembra passato e finalmente si ritorna, con grande attenzione, anche ad arrampicare indoor e outdoor.

L’avventura vissuta da Adam e Ofer, in cui stanno per ricondurci, ha avuto un impatto non indifferente sullo Stato, in termini di attenzione rivolta al mondo dell’arrampicata e alla salvaguardia naturalistica delle località amate dai climber. “Il tuo arrivo qui è stato un importante passo avanti per incrementare la consapevolezza generale di cosa sia l’arrampicata – racconta il climber israeliano -. C’è stato un grande seguito mediatico”.

“Yala factor” (8c)

Dopo un focus sul presente, si parte con la fase dei ricordi. Inizia Ofer, con il racconto del suo progetto “Yala factor”, nella Nezer Cave. “Avevo chiodato la via due stagioni prima del tuo arrivo ma non sapevo se fosse realizzabile come salita”. Doveva arrivare Ondra per dimostrare che nulla è impossibile. E così nel novembre del 2017, seguendo le indicazioni dell’amico israeliano, Adam realizza la prima salita. E la realizza in stile flash, per non farsi mancare nulla.

“Climb Free”, il primo 9a di Israele

Secondo step di ricordi è focalizzato sul primo 9a di Israele, “Climb Free”, liberato da Adam nel medesimo viaggio. Una esperienza che il campione ceco definisce un privilegio. Anche questa via chiodata da Ofer, decisamente ostile, e dunque vissuta come un gioco di squadra.

“Bisogna stare attenti nella parte bassa a dosare le energie per conservarne abbastanza per la parte più alta”, ricorda Adam, mentre scorrono le immagini di repertorio delle sue grida sofferte in parete. “Sono molto contento di aver aperto questa via, che è una tra le vie più logiche a Nezer Cave, sale proprio al centro della parete ed è quasi totalmente diretta dall’inizio alla fine”.

Il nome della via, “Climb Free”, come evidenzia Blutrich, rimanda a un concetto importante, quello della libertà che l’arrampicata deve acquisire a Israele.

“Beyond conflicts”

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