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Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice: tutti i consigli per visitarlo al meglio

Se siete amanti di acqua, cascate e laghi, il Parco Nazionale Plitvička jezera è tra i luoghi che dovete sicuramente visitare. Si tratta del più antico ed esteso parco nazionale della Repubblica di Croazia, situato nella regione montuosa della Lika, a metà strada tra la costa e la capitale Zagabria. Nato ufficialmente l8 aprile 1949 – anche se le prime iniziative per proclamare il Parco area protetta risalgono alla fine del XIX secolo -, il 26 ottobre 1979 è stato iscritto nella lista dei patrimoni dellumanità dellUNESCO e oggi ha un’estensione di poco inferiore ai 300km2. Il processo di sedimentazione del calcare, responsabile della formazione delle barriere tufacee e dei laghi, rappresenta un valore unico e universale, oltre a regalare panorami da fiaba e acque incredibilmente limpide che virano dal verde smeraldo, al blu, al turchese.

Qualche consiglio pratico

Nel Parco si trovano 16 laghi, una miriade di specchi d’acqua minori, oltre 90 cascate, grotte, caverne e foreste; la parte lacustre – e quindi turisticamente più visitata – occupa meno dell’1% della superficie totale. I laghi sono divisi in due gruppi: 12 laghi superiori e 4 laghi inferiori, visitabili tramite sentieri e passerelle in legno – nel biglietto d’ingresso è compreso anche un giro in battello e un passaggio sul bus navetta, definito panoramico ma principalmente comodo per accorciare un poil percorso a piedi. Il Parco ha due ingressi, il percorso e la vista migliore si hanno dall’entrata 1, che nel periodo estivo, però, potrebbe essere quella con più code. È consigliabile essere pronti all’ingresso all’orario di apertura, al mattino presto. Altra scelta da fare assolutamente è quella di acquistare i biglietti online (operazione possibile fino al giorno prima della visita): non solo si evita la fila, ma i posti sono limitati. Scoprire che sono esauriti solo all’ingresso sarebbe decisamente un problema… In alta stagione sono abbastanza cari, ma il posto li merita decisamente. I percorsi lacustri proposti sono sette, tutti ben segnalati, uniti a quattro percorsi escursionistici di montagna: qualsiasi strada si scelga di esplorare, non bisogna mai allontanarsi dai sentieri dotati di segnaletica, dar da mangiare agli animali o fare il bagno nei laghi. Non va lasciata traccia del proprio passaggio e si possono portare con sé solo i ricordi o le fotografie di questo luogo incredibile.

Gli itinerari

Se la vostra idea è di esplorare il parco autonomamente, senza seguire un percorso particolare, potrebbe essere controproducente: potreste perdere cascate bellissime o percorrere due volte parti meno significative, oltre a fare moltissima strada. Meglio seguire uno dei percorsi consigliati, aggiungendo magari un paio di deviazioni, pianificate prima mappa alla mano. Parentesi sulla mappa: per quanto i sentieri siano tutti ben segnalati e ci siano varie carte del Parco in giro per il percorso, è comunque utile acquistarla all’ingresso e averla con sé per valutare eventuali deviazioni. A meno che proprio il tempo a disposizione non sia ridotto, il consiglio è di optare per uno dei percorsi lunghi, C, H o K (magari, appunto, con un paio di deviazioni, in particolare al punto panoramico sopra Veliki Slap, la Grande Cascata – all’inizio di giugno purtroppo era chiuso, si spera che ora sia stato riaperto). I laghi sono spettacolari, le passerelle molto suggestive e i boschi estremamente selvaggi, ombreggiati e piacevoli da attraversare e osservare. Anche il tragitto sul battello merita, offrendoci un punto di vista differente – quello sulla navetta un po’ meno, ma a fine giro potreste sentirvi più stanchi di quanto aveste inizialmente preventivato, quindi non è un’opzione da scartare a priori.

Cosa portare per una migliore gita

Consultate il bollettino meteo, ma portate comunque sia una mantellina impermeabile e qualcosa di caldo da indossare che occhiali da sole (e cappello se la stagione lo richiede): il tempo è molto variabile. Attenzione anche alla scelta delle scarpe: per quanto si vedano diverse persone con le infradito, le passerelle se bagnate possono diventare piuttosto scivolose, meglio optare per delle calzature con un buon grip. Consigliato anche portare con sé cibo e acqua nello zaino: per quanto ci siano alcuni punti ristoro, non tutti sono sempre aperti durante l’anno e, a seconda del periodo, possono essere decisamente affollati. Tenete a portata di mano il biglietto se avete in mente di salire sul battello o sulla navetta, di solito viene visionato. Anche quando non ci sono moltissime persone si forma un po’ di fila, ma vale la pena aspettare, soprattutto per il battello. Tenuto conto di questi aspetti, non resta che godersi i laghi: meriterebbero una visita in ogni diversa stagione per poterli vedere con tutte le possibili condizioni. Se anche dovesse piovere, non disperate: con un buono strato impermeabile per sé e per lo zaino sono godibilissimi anche con il brutto tempo, anzi, certi punti acquistano particolare magia…

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Un commento

  1. Non andrò mai in un luogo dove, per poter vedere la natura, seppure in una sua particolare manifestazione, si deve pagare; ma scherziamo? Il mondo a pagamento! Ma che se le tenessero le loro cascate, idem per tutte le remote montagnone “del Tibete”, parafrasando un noto allenatore di calcio, pagare per scalare..mai, me ne frego.

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