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7 esperienze per scoprire la fauna selvatica nei Parchi Nazionali

La fauna selvatica, per sua stessa definizione, non è facile da osservare nel corso di una escursione. Ogni incontro, sia esso con una volpe, con un ungulato, perché no con un lupo, è da considerarsi un privilegio. Ben coscienti della passione per gli animali, che accomuna in fondo tutti gli amanti della natura e della montagna, i Parchi Nazionali ci vengono in aiuto rendendo questi incontri, rari e fortunati, più probabili. Come? Organizzando delle “esperienze” da condividere in gruppo sotto l’attenta guida di esperti. Iniziative che consentono di osservare da vicino la fauna senza arrecare disturbo agli esemplari. Oggi vi presentiamo 7 esperienze da vivere nei prossimi mesi nei Parchi Nazionali italiani.

Bearwatching nel PNALM

L’orso marsicano è l’animale simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Una specie schiva, presente in numero scarno (fortunatamente in crescita) sul territorio del Parco. Il PNALM propone pertanto il bearwatching, “una esperienza in grado di generare maggiore rispetto per gli orsi e per il territorio in cui vivono”. Trattasi di una escursione con guide esperte, studiata allo scopo di aumentare la probabilità di incontro col plantigrado.

“L’abitante più carismatico e famoso delle foreste dell’Appennino centrale è senza ombra di dubbio l’Orso bruno marsicano, una sottospecie endemica di questa regione, il cui nucleo centrale si trova per lo più entro gli stretti confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dei suoi dintorni – si legge sul sito del Parco. Non esiste un itinerario in natura che può garantire l’incontro con l’orso. Tuttavia partecipando alle escursioni proposte dalle guide locali si ottimizzano le possibilità di osservazione diretta. Durante questa suggestiva escursione ci muoveremo all’interno degli ambienti frequentati dagli orsi, al tramonto e utilizzando tecniche di osservazione a distanza. Il nostro scopo è naturalmente quello di osservare gli orsi in natura e di godere la migliore delle osservazioni possibili, ma anche di fornire agli ospiti informazioni sull’ecologia dell’orso, sulla sua alimentazione e sullo stato di conservazione. I partecipanti potranno così ottenere un’esperienza completa sull’orso dell’Appennino centrale.”

I primi appuntamenti sono in programma per il weekend del 19 e 20 giugno 2021. Per nuove date e dettagli: www.parcoabruzzo.it.

Safari Alpino nel Parco del Gran Paradiso

Safari è un termine di origine araba che indica in origine una spedizione fatta in territori dell’Africa equatoriale e tropicale, per andare a caccia di belve feroci. Nel corso del tempo è diventato sinonimo di escursione nella wilderness, nella natura selvaggia. Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso è possibile sperimentare il cosiddetto “safari alpino”. A Ceresole Reale (TO) e Valsavarenche (AO), tutti i giorni dal 1° maggio al 30 giugno 2021, verranno promosse escursioni di gruppo con le guide di NaturAlp, per vedere gli animali selvatici liberi in natura.

“Stambecchi statuari in posa per essere fotografati, fischi di marmotte, camosci in corsa, aquile reali in volo ed il gipeto, così grande da metter soggezione – si legge sul sito del PNGP – . Sfondi di montagne innevate e praterie verso la primavera. Un panorama da creazione, unica occasione dell’anno per vedere la natura selvaggia così vicina, in un contesto d’eccezionale bellezza e poterla apprezzare in tutta la sua autenticità.”

Per maggiori informazioni: www.pngp.it.

“Conosciamo le marmotte” nel Parco dello Stelvio

Nel Parco dello Stelvio vengono organizzate escursioni guidate dal titolo “Conosciamo le marmotte”. Uscite che consentono di scoprire vita, comportamento e habitat della marmotta alpina. In programma ogni martedì dal 25 maggio al 12 ottobre 2021, con partenza dalla Val d’Ultimo.

Maggiori informazioni: www.parconazionale-stelvio.it.

Nel regno del camoscio appenninico

Torniamo in Appennino, nel PNALM, per una seconda tipologia di esperienza a contatto con gli animali selvatici, dal titolo “Nel regno del camoscio appenninico”. Prima data in programma il 20 giugno 2021.

“Una eccezionale escursione ad anello che attraverso il bosco di faggio e panorami vastissimi, ci porta in vetta al Monte Meta, a quota 2242 mt slm, per ammirare i camosci, veri dominatori delle balze rocciose delle nostre montagne – si legge nella descrizione della iniziativa – . La vetta della Meta segna il confine tra le regioni Lazio, Abruzzo e Molise, infatti è raggiungibile dai tre versanti. Il sentiero sul versante abruzzese inizia dal Pianoro Campitelli ( 1450 mt slm) e si sviluppa all’interno della faggeta. A circa 1700 mt di quota si lascia il bosco e, passando per le praterie dei Biscurri, si incorciano i ruderi di uno stazzo (insediamento pastorale) e di un fortino (blockhaus) segno dell’opposizione post-unitaria al fenomeno del brigantaggio. Si raggiunge quindi il Passo di Monaci (1967 mt slm). Da qui il sentiero si fa più ripido per gli ultimi 250 mt di dislivello, e si raggiunge la vetta. Il panorama è davvero unico:  lo sguardo spazia a 360° sulle montagne dell’Appenino centrale e nelle giornate terse si vedono l’Adriatico e il Tirreno. Il grande nucleo di camosci che vive sul crinale della Meta osserva gli escursionisti in cammino e si fa ammirare anche a breve distanza”.

Per maggiori informazioni: www.parcoabruzzo.it.

“Il gipeto impara a volare” nel Parco dello Stelvio

Altra iniziativa interessante è “Il gipeto impara a volare”. Escursioni con le guide del Parco dello Stelvio finalizzate alla osservazione dei i primi timidi tentativi di volo dei piccoli gipeti, nati dalle covate dell’anno. Dall’8 giugno al 6 luglio 2021 saranno organizzate ogni martedì in Val Martello.

Per maggiori informazioni: www.parconazionale-stelvio.it.

Il bramito del cervo nelle Foreste Casentinesi

Ci spostiamo in fascia autunnale per scoprire una ulteriore iniziativa da non perdere: il censimento del cervo al bramito nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Escursioni al crepuscolo organizzate nel mese di settembre, periodo degli amori per i cervi.

Come si legge sul sito del Parco, “è infatti il periodo in cui i maschi di questo splendido animale richiamano le femmine attraverso forti vocalizzazioni denominate “bramiti”, compiendo così il loro rituale di accoppiamento. Da ormai 13 anni nel Parco si svolge il censimento del cervo al bramito: nell’arco di poche sere tantissime persone, tra volontari e tecnici, si ritrovano e collaborano per ascoltare questi animali nella notte e potere così in seguito, con le opportune tecniche, arrivare a stimare il numero di animali presenti nell’area protetta.

Le date per settembre 2021 restano ancora da definire. Vi consigliamo di monitorare la sezione eventi di www.parcoforestecasentinesi.it.

Alla scoperta del lupo appenninico nel Parco della Maiella

L’ultima esperienza che vi consigliamo di provare è una escursione guidata nell’Area Faunistica di Pretoro (CH), nel Parco Nazionale della Maiella, alla scoperta del lupo appenninico. Non parliamo in questo caso propriamente di wilderness ma di una ampia area recintata in cui non è così scontato l’incontro con i lupi.

“L’area faunistica del Lupo Appenninico di Pretoro – si legge sul sito del Parco – ospita alcuni esemplari del predatore simbolo del Parco Nazionale della Majella. L’ampia recinzione lascia agli animali la necessaria libertà di movimento; infatti l’avvistamento non è scontato in quanto gli animali mantengono un carattere schivo e riservato. L’avvistamento quindi risulta particolarmente emozionante ed è possibile solo con un po’ di pazienza”.

“Il sentiero che raggiunge l’area faunistica ha inizio da Pretoro, nelle immediate vicinanze del Centro di Educazione ed Esperienza Ambientale “Il Grande faggio”. Si sale a fianco di una scalinata, entrando in un giovane bosco misto. La salita è accompagnata anche da alcuni pannelli informativi e di approfondimento sulla figura ed il ruolo del lupo nel territorio. Usciti dal bosco si arriva presto alla recinzione che viene aggirata sulla destra fino a raggiungere il capanno di osservazione. La discesa avviene lungo un altro ramo del sentiero che attraversa la strada e arriva direttamente nel centro abitato.”

Per informazioni e prenotazioni: Il grande faggio, 3355995995, info@ilgrandefaggio.it.

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