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Il Parco dello Stelvio ottiene la Carta Europea del Turismo Sostenibile

Il Parco dello Stelvio è riuscito ad ottenere la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). La candidatura per accedere a tale riconoscimento, introdotto nel 1991 dalla Federazione Europarc per certificare le prestazioni di un parco volte a favorire il turismo sostenibile, era stata presentata lo scorso marzo.

La Federazione raggruppa oltre 600 enti responsabili della gestione di ben 400 aree protette dislocate in 28 Paesi europei e rappresenta il principale riferimento dell’Unione europea per la politica turistica nelle aree protette.

Il principio cardine di tale politica è quello della conservazione attiva ma sostenibile del patrimonio naturale. La Carta sarà valida per il Parco per un quinquennio, dal 2019 al 2023.

Il Parco dello Stelvio va ad aggiungersi alla lista delle 164 aree che finora hanno conquistato il prestigioso riconoscimento green. Tra queste 39 ricadono nel territorio italiano. 16 sono rappresentate da parchi nazionali, 16 da parchi regionali e 4 da aree marine.

In Lombardia quello dello Stelvio risulta essere il secondo Parco certificato, accanto all’Oltrepo mantovano. 

Aree protette CETS, laboratori di buone pratiche

Ogni area riconosciuta virtuosa mediante attribuzione della CETS rappresenta una sorta di laboratorio di buone pratiche legate alla sostenibilità. Territori in cui vengono implementati progetti innovativi volti a favorire il turismo nel pieno rispetto della natura, che si presentano come modello replicabile in altre aree della Penisola. Sfide rese possibili dalla collaborazione sul campo di tutti i soggetti interessati, dagli Enti agli operatori turistici locali.

“La Carta rappresenta il punto di partenza per sviluppare strategie comuni e reti sempre più consolidate sul territorio – ha dichiarato Massimo Sertori, assessore alla Montagna, Enti locali e Piccoli Comuni – affinchè la sostenibilità diventi la condizione imprescindibile nell’attività di organizzazioni pubbliche o private”.

Le parole chiave per raggiungere tale obiettivo, a detta di Sertori, sono “consapevolezza e coinvolgimento”. Due principi importanti nel percorso di avvicinamento del Parco al riconoscimento CETS.

“Sviluppo e sostenibilità non rappresentano più due concetti in antitesi, ma la nuova volontà di crescita dell’area protetta in connessione con il territorio e il patrimonio ambientale”.

“La Carta rappresenta la certificazione di un metodo in cui crediamo: le idee e gli obiettivi di sviluppo locale emergono dal basso, da processi partecipativi”, ha aggiunto il vice presidente della Provincia di Trento, Mario Tonina.

Azioni di sistema per favorire il turismo sostenibile

Sono 4 le azioni di sistema elaborate per favorire il turismo sostenibile dal comitato di coordinamento e di indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio, composto dalla Regione Lombardia e dalle provincie autonome di Bolzano e Trento:

  1. Strategia unitaria di comunicazione per lo Stelvio, con la finalità di offrire una comunicazione omogenea  e unitaria nelle tre sezioni del Parco (altoatesina, lombarda e trentina).
  2. Formazione delle guide parco in modo uniforme e integrato fra i vari settori.
  3. Creazione delle “Alte Vie dello Stelvio”, una rete sentieristica ad anelli in alta quota.
  4. Forum di monitoraggio della CETS sia a livello locale che di coordinamento.

Ufficialmente il Parco verrà premiato per l’ottenimento della CETS il prossimo 2 dicembre nell’ambito della cerimonia ufficiale in programma a Bruxelles. Insieme allo Stelvio saranno premiate anche le altre aree protette europee che di recente hanno ottenuto il riconoscimento.

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