Curiosità

“Everest Xtreme Xperience”. Una proiezione sottozero del film “Everest”

Se vi chiedessimo chi di voi abbia visto almeno una volta il film “Everest” (2015), probabilmente le mani sarebbero tutte alzate. Ma chi ha mai guardato “Everest” “sull’Everest”? Messa in tali termini la situazione cambia.

A poter dire “io c’ero” sono i fortunati spettatori della proiezione speciale del film organizzata mercoledì 11 settembre presso il TerraXcube, simulatore climatico del NOI Techpark di Bolzano.

“Everest Xtreme Xperience”

Immersi in questa avveniristica struttura in grado di riprodurre le condizioni climatiche dell’Everest, i partecipanti hanno assistito alla proiezione di spezzoni della pellicola di Baltasar Kormakur che racconta la tragedia del 1996 sul Tetto del Mondo, con temperatura sotto zero e neve artificiale.

Vedere tutto il film in simili condizioni sarebbe risultata una prova di sopravvivenza.

L’idea di “Everest Xtreme Xperience”, una proiezione “ad altissima quota”, è del gruppo cinematografico Gli acchiappafilm, che hanno organizzato la serata in collaborazione con il Comune di Bolzano, Eurac Research e l’associazione Mua, nell’ambito del “Road to Sport Festival” di Bolzano.

“Crediamo che il futuro del cinema sia strettamente legato al concetto di esperienza ha dichiarato Aaron Damian, fondatore de Gli acchiappafilm, a Bgs.news. “L’unicità e irripetibilità di un evento incuriosisce e sprona il pubblico a condividerlo assieme. Per questo stiamo cercando di sperimentare nuove strade ancora poco battute nel mondo del cinema”.

“Avremmo potuto proiettare semplicemente un film sportivo  aggiunge Ayyoub El-Hilaa, cofondatore del gruppo – Ma volevamo che fosse qualcosa di più e legarlo al territorio altoatesino. Da qui la proposta di utilizzare il film “Everest” del 2015, sia perché in parte girato in val Senales, sia perché parla di alpinismo”.

Il TerraXcube

Lo scorso dicembre avevamo dato notizia della inaugurazione, presso il nuovo parco tecnologico di Bolzano (NOI Techpark), di uno speciale simulatore di condizioni climatiche estreme.

Nome della struttura: TerraXcube.

Merito della sua realizzazione va a Eurac Research, che utilizzerà il simulatore per effettuare test climatici in condizioni proibitive a scopo scientifico e industriale. Di base le condizioni climatiche dello spazio interno del terraXcube possono essere modulate variando pressione e concentrazione di ossigeno. In tal modo è possibile riprodurre le condizioni delle vette più alte del Pianeta.

Lo spazio interno

Si tratta di due grandi stanze cubiche, da cui il nome della struttura, denominati Large cube e Small cube. La camera più piccola è costituita da quattro spazi in cui vengono riprodotte le situazioni climatiche delle Alpi, mentre nel Large Cube si possono simulare condizioni più estreme, come quelle presenti sulla cima dell’Everest. È qui che è stata svolta la proiezione di mercoledì.

All’interno delle stanze verranno realizzati esperimenti nel campo della medicina d’alta quota. Un grande cambiamento rispetto allo stato dell’arte. Finora gli studi sono infatti stati svolti all’aperto, esponendo i ricercatori a condizioni proibitive, difficilmente controllabili e impossibili da replicare. Un grande limite per la significatività dei risultati. Il simulatore consentirà di superare tale limite.

Oltre alla medicina, ampio spazio anche a studi in campo agricolo e ambientale. Ad esempio, ricerche verranno condotte per studiare i fenomeni migratori in quota delle specie vegetali e animali a seguito dei cambiamenti climatici. La cosiddetta “stairway to heaven”.

 

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