Tra le domande più fatte a Google si trova: “Cosa serve per dormire in bivacco?”.
La risposta
Prima di dare una risposta facciamo una dovuta premessa: i bivacchi di montagna non sono rifugi gestiti, ma nascono come ricoveri di emergenza che offrono riparo a chi si trova in difficoltà in quota. È bene quindi trattarli come tali e lasciarli liberi per chi ne avesse bisogno, prediligendo i rifugi qualora si desideri trascorrere una notte in montagna. Alcuni bivacchi sono poi collocati lungo i trekking lunghi per essere usati come punti tappa, altri si trovano in prossimità di pareti per essere utilizzati dagli scalatori come base d’appoggio. Durante la stagione invernale, quando i rifugi sono chiusi, è sempre aperto il locale invernale per chi ne avesse necessità. Questi locali funzionano come i bivacchi.
I bivacchi sono incustoditi e, proprio perché strutture emergenziali, sono sempre aperti. Forniscono solo i servizi essenziali per consentire a chi ne ha bisogno di trascorrere la notte in sicurezza: brande con materassi e coperte, un tavolo e solitamente una panca o sgabelli. Se si sa già di dover passare una notte in bivacco, per ragioni di igiene è comunque meglio portare un proprio sacco a pelo (anche per scongiurare l’assenza di coperte). Non sempre è presente una stufa o un un fornelletto a gas, quindi è bene averlo nello zaino insieme a un pentolino. Raramente i bivacchi dispongono di elettricità, pertanto servirà avere con sé una pila frontale o candele.
Quando si lascia il bivacco è buona educazione lasciare in ordine, pulire quello che si è sporcato, portare via i rifiuti e in caso di utilizzo della stufa rimpiazzare la legna usata.
…e, se c’è l’apposita cassetta, lasciare un contributo alle spese di manutenzione.
Chi non sa cosa portare in bivacco forse è meglio che vada in rifugio o albergo, inutile guardare i tutorial. Significa che non conosce la montagna e quello che serve per cavarsela.
State a casa che è meglio! altrimenti dobbiamo pure pagarvi il soccorso alpino . . .
Dai non essere troppo severo! Tutti siamo stati principianti ed abbiamo chiesto od imparato sulla pelle errando! Poi la domanda è troppo generica esistono molti bivacchi che sono abbastanza attrezzati e molti che non lo sono. Fermo restando come detto da altri che lassciare un contributo…magari versandolo al ritorno alla sezione di riferimento per non farlo rubare. Lasciare quello che si può essere anche una buona abitudine, candele, bombolette se vi è un fornelletto, qualche cibo in scatola può salvare una vita e quindi ben venga!
Per fugare ogni dubbio, non c è che andare al mare.
Per dormire in bivacco, oltre a quanto già ricordato nell’articolo e nei commenti è necessaria una condizione fondamentale: essere soli! Buone bivaccate.
Resto sempre del parere che articoli come questo e tutorial in rete non facciamo che attirare i fin troppi “merenderos” che non hanno affatto cultura della montagna e pensano di fare la vacanza gratis.