Cronaca

M49-Papillon sul Lagorai. LAV: “La stagione turistica è finita. Lasciatelo libero”

L’orso M49-Papillon si è spostato nuovamente. Lo avevamo lasciato, a fine agosto, tra il Passo di Lavazè, il Passo degli Oclini e il Bletterbach, con l’impressione di voler tornare a “casa”, in Val Rendena. Nuove prove lo localizzano ora sul Lagorai, a cavallo tra Val di Fiemme e Valsugana.

Nelle vicinanze del Lago delle Buse, nei pressi del Passo Manghen, sarebbe difatti stata predata una manza nella notte tra il 4 e il 5 settembre.

Tracce di M49-Papillon sul Lagorai

Le squadre Forestali, supportate da esperti del Servizio Fauna della Provincia, hanno effettuato un sopralluogo e prelevato alcuni campioni. Le profonde unghiate e lacerazioni sul corpo della manza hanno portato a escludere l’attacco di lupi o altri mammiferi, arrivando così all’ipotesi orso. La conferma che si possa trattare di M49-Papillon è giunta dall’analisi degli escrementi rinvenuti sul posto.

Secondo molti il Lagorai risulterebbe essere un’ottima scelta. Un luogo poco antropizzato in cui porsi al riparo dai mandati di cattura, sia da parte della Provincia di Trento che, da poche settimane, da parte della Provincia di Bolzano.

L’invito della LAV a sospendere le ricerche

Sono trascorsi quasi 2 mesi dalla cattura e immediata fuga dal Centro del Casteller, ma per M49 ancora non c’è pace. Non è ben chiaro quali siano attualmente le idee della politica del Trentino-Alto Adige in merito a quali interventi porre in essere per chiudere questa vicenda infinita.

Nelle scorse settimane le Province di Trento e Bolzano hanno avviato una collaborazione, impegnandosi a “comunicare in tempo reale le informazioni sull’orso alle amministrazioni comunali e alla stampa”. Ma in realtà le informazioni sembrano circolare più rapidamente sui social che per vie ufficiali.

Non sono noti interventi di potenzialmente dei recinti del Casteller, il che porterebbe a escludere l’ipotesi che lo si voglia riportare al punto di partenza.

Non si parla neanche più di abbattimento. Ma è proprio questo silenzio che preoccupa associazioni animaliste come la LAV (Lega Anti Vivisezione). Negli scorsi giorni l’associazione ha depositato presso la procura di Bolzano una memoria volta a informare il procuratore capo, Giancarlo Bramante, sul “grave rischio che incombe sulla vita dell’orso denominato M49”, richiedendo il sequestro preventivo dell’animale. A detta della LAV, tale intervento consentirebbe di impedire alla Provincia di intervenire con l’abbattimento del’animale. In caso di uccisione dell’orso l’associazione sarebbe pronta a denunciare l’amministrazione provinciale.

La stagione turistica volge oramai al termine e così la frequentazione umana delle montagne, non ha quindi più senso parlare di rischio per le persone” conclude la LAV. “Considerato anche che fra pochi giorni torneranno a valle gli animali allevati in quota, il presidente Kompatscher ritiri quindi la sua ordinanza lasciando l’orso libero di godersi il suo letargo!”.

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5 Commenti

  1. E lasciatelo vivere in pace questo povero orso! Problematici sono gli esseri umani, con le loro smanie di controllare tutto il mondo, non questa povera bestia che vive semplicemente la sua vita.

  2. Cosa vuole dire “la stagione turistica è finita” – i residenti (che aspettano appunto la fine della stagione turistica per frequentare certi posti, anche nei Lagorai) contano meno dei turisti…?
    E poi – il Lago delle Buse non è a sud del Passo Manghen – copiare dai giornali non è sempre la soluzione migliore…

    1. Capisco che sei tu….ma lasciare finalmente in pace sta povera bestia no?! il mandato di cattura lo farei per i due capipopolo del trentino alto adige

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