Pareti

Nanga Parbat, stagione affollata di sciatori. Cala Cimenti ritrova i francesi del Laila Peak

Tiphaine Duperier e Boris Langenstein che l’anno scorso, in compagnia di Carole Chambaret, hanno realizzato la prima discesa dal Laila Peak sono tornati in Pakistan con un nuovo ambizioso progetto: sciare il Nanga Parbat.

Arrivati lo scorso 15 maggio a Skardu si trovano ora sullo Spantik (7027 m) in fase di acclimatazione. Presto si trasferiranno però al campo base della nona montagna del Pianeta dove hanno in programma di salire lungo la parete Diamir seguendo la via Kinshofer per poi ridiscendere per un canale in prossimità della via normale alla montagna.

Sarà affollato di sciatori il Nanga Parbat quest’estate. Oltre ai francesi ci saranno infatti anche i russi del progetto Death Zone Freeride” e con loro il piemontese Carlalberto “Cala” Cimenti a cui un anno fa, per uno strano gioco del destino, i tre francesi avevano soffiato da sotto il naso la prima discesa dal Laila Peak. Cala parte domenica dall’Italia, Tiphaine e Boris sono invece già in quota e arriveranno al Nanga ben acclimatati e pronti per salire. Che i giochi si stiano per ripetere? Ovviamente speriamo di no per Cimenti, bisogna però ammettere che un sorriso divertito lo lascia questo rincorrersi tra sciatori, e certamente anche Cala dopo un primo momento di sbigottimento si sarà fatto una fragorosa risata.

Le variabili da considerare sono tante, sul Nanga Parbat non basta arrivare acclimatati. Le condizioni della montagna andranno valutate di persona, osservando la parete. I giochi sono quindi aperti.

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