Alpinismo

Humor in quota – Il “meglio” della settimana dalle spedizioni invernali a cura degli Alpinisti in Erba

Non riesci a stare al passo con le spedizioni invernali? Da oggi c’è una rubrica che fa al caso tuo!

Un recap settimanale di ciò che succede sulle vette più alte del Pianeta a cura del trio irriverente degli Alpinisti in Erba, pagina Facebook che goliardicamente raccontano l’alpinismo a modo loro: “Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale… talmente casuale da sembrare reale!”, questo il loro motto. 

 

NANGA PARBAT, SPERONE MUMMERY

NARDI: abbandonato

A inizio settimana scorsa la coppia Nardi-Ballard ha subito una bella batosta, il team si è dimezzato. Abbandonano la spedizione sul Nanga i due portatori – alpinisti: Karim Hayat e Rahmat Baig.

Il primo, dopo aver perso buona parte della sua attrezzatura a C1 (in realtà non si ricordava più dove l’aveva lasciata), si fa prendere dal panico e maschera con un “non voglio morire su questa montagna“. Probabilmente si era fatto l’idea che lo sperone fosse qualcosa riguardante i resti di uno stivale da cowboy e alla vista del contrafforte roccioso è rimasto spiazzato.

Il secondo, vista la fuga dell’amico, abbandona le scene con la scusa di un forte mal di gola. Stessa scusa che usava il nostro compagno di squadra durante l’allenamento invernale.

Tom e Danielone restano soli con il mostro Mummery.

La settimana al CB è stata impegnativa: i pakistani, prima di abbandonare, hanno lasciato un meraviglioso narghilè pakistano che ha dato ai due temerari rimasti sul Nanga una forte ispirazione. Non conoscendo un gioco di carte in comune, per superare la delusione dovuta alla perdita di C3 pare che abbiano passato un giorno intero a filosofeggiare sui valori della spedizione e sull’arduo compito di salire lo sperone.

Dopo l’iniziale sconforto (han perso più materiale loro in questa spedizione che tutte le altre spedizioni sul Nanga messe insieme) hanno avuto tutta la settimana per riposare e riflettere sulla pianificazione dei prossimi giorni.

Mentre Ballard si dilettava con il suo sport preferito, il dry tooling sotto tiro di un fucile automatico, Nardi ha preferito concentrarsi sulla ricerca della bottiglietta perduta, manco contenesse la soluzione per vincere lo sperone. C’è da aspettarsi che quando il suo compagno di cordata scoprirà il reale contenuto, si arrabbierà non poco.

“Impossible by fair means alone in winter” – ma se già qualche anno fa aveva decretato che lo sperone fosse impossibile, perché ha continuato a portarci gente?

Tra un’intervista con le Iene e un saggio di filosofia per l’università La Sapienza di Roma, Daniele ha poi telefonato alla moglie per dettarle la lista della spesa da spedirgli via cargo per le prossime settimane di permanenza. Non si capisce bene se i due si siano appassionati della vita al CB e vogliano restarci più tempo possibile o se vogliano battere il record come spedizione invernale più lunga, più lunga dell’inverno stesso.

La spedizione oramai si è trasformata in una mastodontica caccia al tesoro. Riusciranno i nostri eroi a disseppellire le tende, recuperare parte del materiale perduto, ma soprattutto ritrovare se stessi su questa immensa parete?

MANASLU

MORO: respinto

Ambientazione. Mercato di Kathmandu. Due giovani sherpa giocano al pallone tra le vie polverose ed i banchi stracolmi di ogni tipo di spezia. Di colpo, nel piazzale accanto si alza un gran polverone, probabilmente dovuto all’atterraggio di un elicottero.

Sherpa 1: Cosa sta succedendo? Tutta questa polvere mi fa venire voglia di tornare a respirare l’aria di Namche, lì ci sarà anche poco ossigeno ma almeno il livello di PM10 è più basso.

Sherpa 2: Hai proprio ragione S1! Pare che stia atterrando un elicottero da turismo con a bordo due persone spessissime.

S1: Potrebbero essere spesse perché han spalato un sacco di neve, ma forse questa mia prima analisi è dettata da una errata valutazione della realtà dei fatti.

S2: Avviciniamoci a vedere cosa accade!

S1: Paiono due alpinisti al ritorno da una sfortunata spedizione invernale su di un 8000, che già di per sé sembra un’idea malsana: è troppo pericoloso un 8000 in inverno!

S2: Hai ragione S1! Devono essere proprio coraggiosi questi alpinisti per aver tentato un’impresa del genere, ma ancor di più son stati infinitamente saggi a rinunciare nonostante sui nostri monti fossero caduti solo 6 m di neve negli scorsi giorni.

S1: Aspetta un attimo S2, ma quello non è un alpinista qualsiasi! O mio dio, quello è THE WINTER MAESTRO! Dobbiamo subito andare a dirgli quanto è stato bravo a rinunziare!!

 

(Dalle 48 alle 12 h prima) 

Ambientazione. CB del Manaslu. Non si vede nulla, solo un paesaggio bianco indistinto. Ci sono due figure colorate che si agitano in mezzo a tutto questo candore. Sono due alpinisti, a petto nudo, con una pala in mano. Si vedono chiaramente i muscoli contratti dallo sforzo e la fronte madida di sudore. Una grande quantità di neve prima si accumula sulle loro possenti spalle e poi si scioglie, colando sui pettorali. Man mano che si avvicina, si iniziano a sentire i discorsi dei due uomini.

Pemba: Simone, son 6 giorni che spaliamo senza sosta, non pensi che sia il caso di rinunciare e tornare a casa?

Simone: PEMBA! Quante volte te lo devo dire? Non devi smettere di spalare quando parli, guarda che accumuli si sono già formati nella tua area!

P: Sì lo so Simone, ma non è questo il punto. Non sarebbe il momento di gettare la spugna e tornare a casa con la coda fra le gambe, ma almeno tornare?

S: Quando ero sul Nanga sai cosa sarebbe successo se avessimo smesso di allenarci? Nulla, non sarebbe successo nulla. E non saremmo arrivati in punta. Ed ora nessuno mi chiamerebbe WINTER MAESTRO. E invece chi è il WINTER MAESTRO? Chi è?

P: Sei tu ok, sei tu. Però qui ci son 6 metri di neve. Anche nel caso smettesse ora, ci vorranno settimane prima che si assesti tutta! È un’impresa impossibile!

S: Anche l’anno scorso mi dicevano che fosse impossibile salire sul Pik Pobeda perché il freddo era troppo intenso. Eppure chi è… PEMBA NON SMETTERE DI SPALARE! Dicevo chi è riuscito a raggiungere la cima?

P: Sì hai ragione Simone, sei stato tu. Però non ho intenzione di passare il prossimo mese ad aspettare che una valanga ci investa. Mi dispiace Simone, ho dovuto farlo per noi.

Rumore di elicottero in lontananza. Dal velivolo si vede in modo evidente che i due hanno già spalato via tutta la neve nel raggio di qualche centinaio di metri. Mentre l’elicottero si avvicina Simone capisce di essere stato tradito e tenta un’ultima disperata fuga, ma nel giro di pochi secondi si trova bloccato nella neve fresca.

Solo allora, le ultime forze ancora presenti gli fanno avere un’illuminazione. Mentre due tecnici del soccorso lo verricellano all’elicottero, vede l’aguzza silhouette del Manaslu allontanarsi come un sogno infranto. Prima che chiudano il portellone fa in tempo ad urlare al vento: “Avevo moltissime scelte e diverse possibilità di riuscita ma ho deciso di andare via perché so quando è il momento di mollare, perché io sono THE WINTER MAESTRO!

Elicottero che si allontana. Musica di archi di sottofondo. Titoli di coda. Tratto dal nuovo cortometraggio su Simone Moro al Manaslu.

K2 – SPEDIZIONE BASCO/POLACCA

ALEX: Robin Hood

La scorsa settimana il nostro Arsenio “Txikon” Lupin (scaltro ladruncolo di tracce battute) è stato colpito dalla legge del contrappasso. Dopo aver sfruttato la scia dei russi per risparmiare fatica, viveri e ingegno, è stato punito dalla Grande Montagna ChogoRi, che ha messo ai box quattro dei suoi compagni di spedizione (tra i quali anche due polacchi, e subito si alzano le quotazioni sulla riuscita della spedizione).

Ma si sa, Alex è uno che non si lascia scoraggiare, e dopo queste difficoltà ha scalato marcia ed ora lo troviamo al pari della squadra russa, nonostante tutti i ritardi, i nostri, i vostri, i suoi ed i loro dubbi iniziali.

Alla fine della scorsa settimana abbiamo intervistato alcuni dei suoi sherpa che hanno espresso per lui la stessa ammirazione che un soldato semplice ha per il suo condottiero che si getta per primo nelle braccia del nemico. Che una quindicenne ha per la sua boyband preferita. Che Honnold possiede per i suoi polpastrelli. O che noi nutriamo per la Mingolla. Insomma ci siamo capiti.

Pare che gli sherpa siano coccolati al pari di un hotel a 5 stelle di Las Vegas. Gira voce che Alex serva la colazione direttamente “a sacco a pelo” e che lasci i posti di fianco al termosifone ai suoi compagni. Nuri Sherpa ha commentato così ai nostri microfoni: “La sua capacità di caricare materiale nello zaino è seconda solo alla gentilezza che porta nel cuore”.

Naturalmente anche questa settimana la vera anima della sua spedizione sono gli igloo. Ma tanto sapete già come la pensiamo a riguardo.

K2 – SPEDIZIONE RUSSO – KAZAKO – KIRGHISA

VASSILY E COMPAGNI: tuttofare

Non abbiamo ancora ben capito quale sia la strategia di questa austera spedizione. Dai resoconti dei nostri informatori abbiamo capito solo che questi ragazzi sono un poco insicuri.

Forza giovani! Ci teniamo a voi, che riscuotete la simpatia riservata alla squadra sfavorita. Forse però è venuto il momento di fare qualche progresso su questa montagnola, che qui arriva il primo basco pieno di sponsor e ve la soffia da sotto il naso.

Durante la permanenza obbligata al CB i membri si sono re-inventati calzolai di alta quota e hanno messo su una piccola bottega di risuolatura scarponi e scarpette da avvicinamento.

OFFERTA LANCIO! 50 rupie risuolatura con suola originale Vibram/FriXion – SOLO 20 rupie risuolatura con suola recuperata dai celebri cumuli di rifiuti del CB!

Dopo una iniziale tensione causata dall’arrivo della spedizione basca, finalmente è tornata la quiete al CB ed i russi han sfruttato a loro favore la nuova clientela. Finalmente, dopo il flop del Crowd Funding in patria e della vendita di magliette autografateFrom Vassily with love”, sono riusciti a rimpinguare grazie al team basco la magra cassa comune.

Sullo Sperone degli Abruzzi ormai si sale su due linee parallele, da una parte il nostro Dream Team Sovietico (o se preferite Drink Team) e dall’altra Arsenio Txikon.

Per ammissione di entrambe le spedizioni non vi è collaborazione nell’attrezzare la via, ma si copiano i trucchetti come fossero adolescenti nel giorno del compito in classe di matematica. E come proprio la matematica ci insegna, due linee parallele sono destinate a non incrociarsi mai, quindi vietato sgarrare: uno sale a sinistra e uno a destra senza possibilità di collaborazione.

Chissà se Vassily e Alex confuteranno questo teorema e riusciranno ad incontrarsi almeno in vetta?

Tags

Articoli correlati

Un commento

  1. Precedente illustre :”Tartatarino sulle Alpi” di Daudet.In libreia o anche pdf libero sul web.Ci fu anche sceneggiato Rai conTino Buazzelli., ma non si trovano le puntate.
    Sullo schermo il tragi-comico-spy-action “Assassinio sull’Eiger”con e di Clint Eastwood, ma anche Cliffhanger non scherza come comicita’ involontaria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close