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Nuovi Mondi Film Festival a Islamabad per la Giornata internazionale della Montagna

Il “più piccolo film festival di cinema della montagna del mondo”. Un orgoglio al contrario, ma non troppo. È piuttosto il valore della consapevolezza della propria dimensione geografica che si sposa con la qualità della proposta culturale, delle buone pellicole, degli ospiti importanti. Questo è il Nuovi Mondi Film Festival che si svolge tra Valloriate, Valle Stura e Cuneo; quest’anno, dal 28 novembre al 2 dicembre, con loro c’erano Giobbe Covatta, Vincenzo Nibali, Nives Meroi e Romano Benet, Alein Robert e tanti film di qualità.

Fabio Gianotti, direttore del festival Nuovi Mondi scrive: “Siamo dalla parte di chi ha il coraggio di lottare per un mondo più giusto, siamo dalla parte della montagna, siamo dalla parte delle piccole storie, delle persone vere e autentiche. E allora in occasione della Giornata Internazionale della Montagna, proclamata dalle Nazioni Unite nel 2012 e celebrata da allora tutti gli anni l’11 dicembre, Fabio Gianotti e Gianluca Monaco, sindaco di Valloriate, se ne andranno a Islamabad invitati dall’Ambasciata d’Italia, che, dall’anno scorso, insieme alle Nazioni Unite e all’associazione EvK2CNR organizza nella capitale del Pakistan una giornata dedicata a un Film Festival della Montagna. Nel 2017 l’ospite era stato il Festival di Trento, il più antico e importante, quest’anno la scelta è caduta sul più piccolo, ma non meno importante, bello e di valore tra i film festival della montagna.

Propiziato dall’ambasciatore Stefano Pontecorvo e dalla moglie Lidia Ravera, sarà un gemellaggio culturale tra le valli alpine del cuneese e quelle del Karakorum con protagonisti la passione e l’amore per le montagne, le loro tradizioni, la cultura, la natura che accomuna uomini e donne delle terre alte delle pianete al di là delle differenze culturali e religiose. Durante la cerimonia di apertura l’Ambasciatore Pontecorvo e la moglie Lidia, con tutti i presenti, rispetteranno un minuto di silenzio nel ricordo di Maurizio Giordano che ha perso la vita la scorsa estate al Gasherbrum IV nella spedizione commemorativa della conquista da parte di Bonatti e Mauri.

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