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Scalare le montagne in scafandro, la folle idea di un alpinista ex sommozzatore

Un team di alpinisti e sommozzatori sta tentando qualcosa di assolutamente nuovo e un po’ folle: scalare la vetta più alta del Regno Unito indossando attrezzatura da immersione storica, dal peso approssimativo di circa 80 chilogrammi. La squadra, partita nei giorni scorsi, è composta da otto membri e guidata dall’alpinista esperto Ginge Fullen. L’obiettivo è il Monte Ben Nevis (1.343 m), in Scozia.

L’approccio alla montagna è avvenuto da sotto il livello del mare partendo in profondità nella Loch Linnhe, l’insenatura dell’Oceano Atlantico sulla quale si affaccia il rilievo. Il peso, di circa 20 chili totali degli scarponi e di oltre 25 dell’elmo, impedisce i movimenti degli atleti durante la scalata e rende tutta l’impresa molto faticosa.

Per questo i membri del team si alternano nel trasporto della pesante attrezzatura dandosi il cambio ogni centinaio di metri. Secondo i piani del gruppo, il raggiungimento della vetta con questa modalità di ascensione richiederà circa 4-5 giorni di scalata.

L’impresa fa parte della Sub Sea to Summit Challenge creata da Fullen stesso che, oltre ad essere un alpinista rodato, ha alle spalle una carriera da ex sommozzatore nella Royal Navy. La combinazione delle sue due passioni ha generato questa sfida ai limiti dell’assurdo, che avrà però lo scopo di raccogliere fondi per diverse cause benefiche.

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Un commento

  1. Rimane solo da attendere con trepidazione la realizzazione del record mondiale di immersione in apnea in tuta e attrezzatura da alta quota. Poveri noi.

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