Alpinismo

Cala Cimenti e Matthias Koenig rinunciano al GII

È arrivata la conferma da parte di Cala Cimenti e Matthias Koenig della rinuncia al tentativo di salire il Gasherbrum II. Dopo la giornata di paura del 21 giugno, in cui i contatti tra i due membri si sono interrotti temporaneamente facendo temere per l’incolumità di Koenig, la spedizione ha subito una pesante battuta d’arresto a causa delle condizioni meteorologiche.

Venerdì 22 la salita verso campo 1 è stata lenta e faticosa, assieme al due anche un altro italiano presente al GII, il piemontese Francesco Cassardo, e la cordata polacca di Adam Bielicki. Oggi è stata proprio dura – scrive Cimenti – Siamo riusciti a trovare la via con Adam, poi quando siamo arrivati sulla parte alta Cassi (Francesco Cassardo, ndr) è esploso e non abbiamo fatto più nulla, ad un certo punto si è seduto e ha detto: “io da qui non mi muovo più”. Io così portavo lo zaino più avanti più veloce, poi tornavo indietro a prendere il suo e lo portavo avanti. Un vero inferno.
Ora siamo tutti in tenda. Solo in sti giorni stiamo salendo con zaini di più di 20 kg. Una volta montato c1 ci alleggeriamo e saremo anche più indipendenti”.

Sabato il lento incedere verso il C1 è proseguito e l’obbiettivo è stato raggiunto a metà pomeriggio. Le condizioni meteo continuavano però a essere pessime, con neve fitta e visibilità al minimo. La quota raggiunta a questo punto è di circa 5.920 metri. Domenica il risveglio è stato scoraggiante, con la neve che era caduta fitta per tutta la notte. A metà mattina le precipitazioni non accennavano a fermarsi e il vento in quota soffiava forte, così il team ha deciso di tornare al CB.

La tenda a C1, in una delle pochissime schiarite della spedizione, prima che la neve riprenda a cadere copiosa per giorni interi © Dino Bonelli

Cala Cimenti è sceso da solo con gli sci, incrociando alcuni degli alpinisti diretti al GIV. Anche Bielecki è stato costretto a scendere, perché Jacek Czech è caduto in un crepaccio, seppur riuscendo a uscirne sano e salvo. Al base anche Cassardo, arrivato stanco e disidratato per aver perso la bottiglia d’acqua cadendo in un piccolo crepaccio all’inizio della salita. 
Un brindisi con una coca cola per l’apertura della via ha concluso la giornata. “Che stanchezza, ma la stanchezza quella bella” scrive Cimenti.

La nuova settimana non ha però portato con sè nessuna buona notizia per il team. Bloccato al campo base dalle nevicate, il gruppo non ha potuto fare altro che tenere d’occhio i bollettini meteo e sperare in una finestra di bel tempo per cercare di risalire a C1 e ricominciare ad avanzare. La vera nota dolente è che il lavoro fino a quel momento fatto è stato perso: la traccia fino a campo 1 è stata cancellata dalla neve, inoltre un enorme crepaccio si è aperto proprio sulla via aperta da Cimenti e Bielecki. 

Tutto da rifare, ma non c’è più tempo: Cala Cimenti e Matthias Koenig devono lasciare il campo base i primi di luglio. Arriva quindi la conferma di Cala Cimenti: “Ha nevicato tutto il giorno e ancora lo sta facendo, io sono stato praticamente sempre nella mia tenda a leggere e ad ascoltare musica. Poi nel pomeriggio sono arrivati i tedeschi che erano da tre gg in alto, e ci sono venuti a trovare anche gli ucraini che hanno detto che hanno provato ad andare a C2 ma era troppo pericoloso per le valanghe. Le nuove previsioni danno la nevicate abbondanti anche per i prossimi giorni. Ora praticamente sicuro al 100% che non potrò fare neanche un tentativo disperato alla cima perché c’è troppa neve, con Matth stiamo anche valutando di partire un giorno prima dal BC per fare il Gondogoro-la. Che barbaaaaa!
Il problema è che il Gondogoro-la è un passo a 5600 Mt e se nevica tanto è un casino anche quello…“.

Termina così la stagione alpinista in Karakorum per Cala Cimenti, che, malgrado la sfortuna sul GII, si porta a casa un grandioso successo sul Laila Peak

 

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