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Slavina, si autodenuncia responsabile

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SAN MARTINO, Bolzano — Era stata provocata da uno scialpinista la valanga che l’altro ieri si è staccata in Val Sarentina, in Alto Adige. L’uomo la sera stessa di mercoledì, dopo aver scoperto che un centinaio di soccorritori erano impegnati nelle operazioni di ricerca per verificare che non ci fossero feriti, aveva avvisato le autorità di essere lui il responsabile. Ora la vicenda potrebbe concludersi con una denuncia a carico dello sciatore.

Le operazioni di ricerca di mercoledì sono durate dalle 16.15, ora in cui è scattato l’allarme, a circa le 20. Hanno impegnato un centinaio di uomini del Soccorso Alpino della val d’Isarco e di Merano, dei vigili del fuoco volontari della zona di Bolzano e Sarentino e dell’Aiut Alpin Dolomites, intervenuto con gli elicotteri. I soccorritori infatti, hanno battuto in lungo e in largo l’ampia zona interessata dalla slavina, che con un fronte di 400 metri, si è staccata vicino al paese di San Martino.

A preoccupare erano soprattutto le tracce lasciate da un paio di sci avvistate dalla guida alpina che ha dato l’allarme della valanga. Segni di un passaggio che si perdevano nella neve. A svelare il mistero è giunta infine intorno alla sera la telefonata di uno scialpinista che si è dichiarato responsabile dell’accaduto e sano e salvo.

Lo sciatore, che avrebbe causato la slavina col suo passaggio in neve fresca, ha avvisato i soccorritori dopo aver scoperto che erano in corso le operazioni. Essendosi assunto la responsabilità dei fatti potrebbe ora essere perseguito penalmente per l’accaduto.

Valentina d’Angella

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