TRENTO — "Basta con sto Cerro Torre. Non gliene frega a nessuno". Questa l’opinione di Mauro Corona sulla questione "Torre" di nuovo in auge nei giorni di Trento per via della pubblicazione del libro di Messner. L’abbiamo incontrato di sfuggita per le strade della città, dove ci ha detto cosa ne pensa di alpinismo e bugie.
"Basta con sto Cerro Torre. Non gliene frega a nessuno. Maestri ha detto che è andato su? Ben mi sta. Ci credo". Non usa mezzi termini Mauro Corona parlando della famosa salita del ’59 sulla montagna patagonica.
"Qui ci sono in gioco le carriere! – continua l’alpinista scrittore -. Dobbiamo cercare la prova che Maestri non è andato su? Ma cercala dentro di te! Stasera sul Cerro Torre sarà bellissimo, questa montagna che è unica al mondo…Ma questo non basta".
Un giudizio tagliente e deciso, anche se poi alla presentazione del libro di Reinhold Messner, Corona ha assistito attento e apparentemente interessato. Al punto di chiedere all’alpinista di Funes perchè non avesse indagato anche un’altra questione aperta, quella della discussa prima salita di Severino Casara al Campanile di val Montanaia.
L’intervista l’abbiamo strappata nella piazza della mostra Montagnalibri. Ma sarebbe meglio dire che si è trattato di una chiaccherata davanti alle telecamere, durante la quale Mauro Corona ci ha detto la sua sul Festival e sui temi scottanti del momento.
Tra le altre cose ha lamentato la mancanza di film e incontri che parlassero della "Montagna di serie B", come lui chiama le località montane nostrane dove non scende la "neve firmata". Una mancanza che in realtà non sarebbe solo della 57esima edizione del Trento FilmFestival, ma di tutte le edizioni.
Valentina d’Angella
