Cronaca

AGGIORNAMENTO: Gressoney, 4 morti, un ferito su cascata di ghiaccio. Altre due vittime a La Grave

AGGIORNAMENTO ore 16.45: I due ghiacciatori morti a La Grave erano nel settore Grande Clôt, a Fréaux, ai piedi di La Meije, montagna che fa parte del Massiccio des Écrins. La causa dell’incidente è un crollo della cascata, che ha travolto gli alpinisti. I corpi sono stati recuperati dai soccorritori del CRS diBriançon, con l’aiuto della gendarmeria. 

Le vittime, che inizialmente erano state identificate come inglesi, sono di nazionalità spagnola. 

 

AGGIORNAMENTO ore 15.00:  Le vittime sono tutte di nazionalità italiana, residenti nella provincia di La Spezia, tre di queste sono iscritte al CAI di La Spezia. A staccarsi dalla roccia è stata la parte intermedia della cascata du ghiaccio, proprio dove si trovavano le quattro vittime.

Due scalatori, sentiti dal quotidiano.net, raccontano: “Stavamo arrampicando quando abbiamo sentito un boato fortissimo. Poco dopo abbiamo sentito l’elicottero. Eravamo sulla cascata ‘Ciampa’, che a quell’ora non prendeva sole, mentre ‘La Bonne année’ era esposta”, aggiungono i due testimoni.

Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino valdostano, ha spiegato: “La quinta persona si è salvata perché era già in cima, avanti rispetto al crollo, ed è rimasto praticamente illeso e l’abbiamo appena recuperato. E’ difficile individuare con precisione la causa – spiega infine all’ANSA  – in questi giorni le temperature in Valle d’Aosta sono abbastanza rigide, ma ieri ci sono stati alcuni rialzi che potrebbero aver indebolito la struttura del ghiaccio con l’arrivo del sole.

Altro incidente si è verificato in Francia nella zona di La Grave, non lontano da Grenoble, nella tarda mattinata, quasi in contemporanea con la tragedia di Gressoney. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano Dauphiné Libéré. Le vittime sono due ice climbers inglesi.


GRESSONEY-SAINT-JEAN, Aosta – Cinque sono gli alpinisti coinvolti questa mattina, attorno alle 11.00, nel crollo della cascata di ghiaccio Bonne Année, nella Valle di Gressoney. Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano, i vigili del fuoco, il 118 e l’elisoccorso, che hanno recuperato i i corpi di quattro alpinisti e messo in sicurezza il quinto.

Secondo le prime informazioni, al momento dell’incidente, un ice climber era impegnato nella salita, mentre gli altri erano alla base della parete di ghiaccio. 

Alle ore 9.00 a Gressoney la temperatura era di poco sotto lo 0°, mentre ll momento del crollo della cascata, che si trova a 1600 metri, in Valle c’erano temperature attorno ai 10°. 

 

 

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12 Commenti

  1. 10 gradi alle 11…la temperatura ideale per fare una cascata di ghiaccio dopo tre giorni di temperature sopra la media stagionale
    Non commento altro…

      1. Ho fatto cascate per molti anni cominciando negli anni 75/80 quando ben pochi sapevano cosa fosse salire le cascate e non certo con gli attrezzi di adesso
        Se scrivo lo faccio per conoscenza diretta e non come molti perché hanno una tastiera davanti
        Conosco anche la cascata in questione appunto esposta al sole con 10 gradi alle 11 del mattino
        Il mio gruppo è stato il primo a far scoprire le cascate della val sesia e della Formazza, così, tanto per inciso

    1. Le do Raggione Mario , anche gia come e Fatta questa Cascata e Lespositione , A anche Io sono uno che ha fatto solo 700 Cascate in 8 Anni , e ne ho visto un po di Cose sulle Cascate

  2. La prima cosa che si impara quando inizi l’attività in cascate è il pericolo di crolli in presenza di forti sbalzi termici sia positivi che negativi.
    Il resto è fatalità. Ma questa storia invece è pazzesca al limite del ragionevole

  3. Temo purtroppo che Mario abbia delle buone ragioni…se non ci sforziamo,comunque con il dovuto rispetto per i morti,di capire meglio,anche la prossima tragedia verra’imputata alla fatalita’.Forse nei manuali e’gia’scritto tutto su come si approccia la salita su cascate,ma siamo sicuri che abbiamo fatto il possibile per la divulgazione?quante volte ci chiediamo il perche’di incidenti gravi ad esperti?non dovrebbero dare esempio?tutto sommato se certi tipi di incidenti sono diventati rarissimi,non e’forse merito dello studio delle cause degli incidenti stessi?cio’che oggi chiamiamo fatalita’forse in un prossimo futuro potra’essere piu’facilmente evitabile…alcuni temi:inversione termica,che porta a rialzi veloci di temperatura,shock termici conseguenti,studio della fragilita’del ghiaccio…tutte cose connesse ma non sappiamo esattamente come..se riusciremo a dare un senso a questo legame,costera’ solopochi euro uno strumento che possa allarmarci su troppo repentini rialzi termici,e potra’valere nn solo per il ghiaccio ma anche per il manto nevoso,per percorsi esposti a cadute sassi…etc.

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