Cronaca

Rifugio Tonini in fiamme, Bassetti: “Un disastro, ma ricostruiremo”

Baselga di Piné, Trento –L’allarme è arrivato intorno alle 10 quando le fiamme sono divampate presso il Rifugio Tonini, uno dei più famosi del Trentino nel gruppo del Lagorai sopra Passo Redebus, per poi propagarsi al bosco circostante e alla malga-bivacco. I mezzi dei Vigili del Fuoco permanenti oltre ai volontari della valle si sono subito recati sul posto e due elicotteri sono stati impiegati per il trasporto di uomini, mezzi e acqua.

Fonte: il Dolomiti

La situazione è stata resa ancora più difficoltosa dalla strada impervia che porta al rifugio e dal forte vento; anche per questo l’incendio è stato spento solo in serata. Si ipotizza che la causa sia una canna fumaria da cui il fuoco si è poi esteso al resto della costruzione. Sembra però impossibile perché il rifugio era stato ristrutturato nel 2010, rispettando tutte le norme di sicurezza anche riguardo alle stufe e camini. La struttura era in gestione a Hana Poncikova e Narciso Casagranda da 26 anni e, nonostante abbiano fatto di tutto per salvare il rifugio, si sono dovuti arrendere: le fiamme hanno bruciato quasi tutto e sono riusciti a salvare solo poche cose.

Le istituzioni sono vicino ai gestori: il presidente Claudio Bassetti e altri esponenti della SAT, Renzo Franceschini della commissione rifugi.

Narciso Casagranda ha avvertito uno strano odore di bruciato e ha subito cercato di capire da dove provenisse: «Quando ho capito che era la canna fumaria sono subito salito sulla copertura con gli estintori. Ho diretto il getto nella canna fumaria ma nonostante l’uso di numerosi estintori, le fiamme, non siamo riusciti a bloccarle». L’uomo ha avuto anche la lucidità per portare fuori le bombole presenti all’interno del rifugio.

 Il futuro ora è un punto interrogativo ma Bassetti assicura che il Tonini sarà ricostruito. Tutti sperano che anche Hana e Narciso saranno presenti.

Fonte: il Dolomiti

L’incendio comunque si inserisce in una situazione generalmente a rischio in tutta la provincia a casa dell’assenza di precipitazioni che hanno permesso a tutto il sottobosco di seccare ed essere così più a rischio. Paul Profanter, direttore della Ripartizione provinciale foreste, ricorda il divieto di accendere fuochi ad una distanza inferiore ai 20 metri dal bosco e chiede alla popolazione di usare la massima prudenza quando si maneggiano possibili fonti di innesco delle fiamme come mozziconi di sigaretta e fiammiferi, per esempio anche se si transita con impianti di risalita nelle aree boschive dei comprensori sciistici. In caso di incendio la popolazione è chiamata ad avvisare subito  i Vigili del fuoco al  numero di telefono 115. 

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