Alpinismo

Infarto a 6000 metri sul Lunag-Ri per Conrad Anker

Conrad Anker Facebook Page
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Conrad Anker era in Nepal con David Lama per ritentare l’inviolata cima del Lunag-Ri, 6907m, dopo che l’inverno passato si erano dovuti fermare a causa delle difficili condizioni della montagna.

Lo scorso 16 novembre i due alpinisti stavano facendo il loro tentativo, seguendo la via dell’anno scorso, quando a 6000 metri di altitudine Anker ha cominciato a sentirsi stanco e senza fiato, poi improvvisamente ha iniziato a stare male. Escluso, grazie all’esperienza, il mal di montagna, l’alpinista americano ha compreso immediatamente che c’era qualcosa che non andava e, arrivato alla sosta, ha avvisato il compagno di cordata, decidendo di scendere.

Arrivati al campo base avanzato David Lama ha chiamato l’elicottero, che ha portato Anker in ospedale a Kathmandu, dove gli hanno diagnosticato un attacco di cuore.

Ora Anker è tornato negli USA e si è sottoposto a nuovi test, che hanno mostrato come l’alpinista 54enne sia in ottima forma e molto più sano della media degli uomini della sua età. La causa probabilmente, a quanto racconta Anker a National Geographic, è da rintracciare in una casualità: “Ho il sangue denso con un alto livello di ematocrito e un elevato numero di globuli rossi, per questo ho sempre preso l’aspirina a scopo profilattico quando salgo in quota, ma per qualche ragione questa volta l’ho dimenticato. Non pensavo di andare così in alto e per questo motivo non credevo ne avessi bisogno. […] Le soste appesi probabilmente hanno influenzato la circolazione delle gambe e l’arteria femorale”.

Un’esperienza che pare aver lasciato il segno: “Questo è stato un campanello d’allarme. Ho ancora bisogno di fare cose come il Meru?” si è chiesto Anker. Cosa deciderà di fare in futuro lo si vedrà, per il momento ha annullato una spedizione in Antartide ed ha deciso di riposare, anche in considerazione dell’anno intenso che ha vissuto, specialmente ad aprile quando è corso in Tibet a recuperare il corpo del suo migliore amico e compagno di cordata Alex Lowe, riaffiorato dal ghiaccio, dopo che nel 1999 era stato travolto da una valanga insieme a David Bridges, sullo Shisha Pangma, in Tibet. Anche Anker in quell’occasione era finito sotto alla massa di neve, ma miracolosamente era sopravvissuto.

 

Il video del tentativo dello scorso inverno:

 

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