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Val d'aosta, boschi invasi dalla "gatta pelosa": è urticante e pericolosa

AOSTA — Il nome scientifico è “processionaria”, e sta infestando i boschi delle Alpi Occidentali, dalla Val d’Aosta al Piemonte. Sale, in questi giorni, la preoccupazione per la diffusione di questo insetto, un bruco di qualche centimetro ricoperto da una peluria molto urticante, che provoca reazioni allergiche sulle pelle e se ingerita da animali, può causarne la morte. A causa del caldo anomalo, le larve sono già attive.

La questione è arrivata anche al Consiglio regionale della Valle d’aosta, perchè in alcune zone la “gatta pelosa” sta diventando un problema: è possibile incontrare gruppi o “processioni” (da qui il nome) di larve sui sentieri, e rischiare di essere urticati sul volto e sulle mani dalla loro peluria dispersa dal vento.

Non solo. Le larve di questo insetto – che da adulto diventa una falena e vive solo pochi giorni – distruggono gli alberi mangiando le loro foglie, sono in grado di privare di aghi interi boschi. Le pianta più colpita è il pino (in particolare il pino nero e il pino silvestre), ma è facile trovarne anche presso larici e cedri.

E’ molto pericolosa per i cavalli e i cani, che brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto e finiscono nella maggior parte dei casi per morire soffocati dall’ingrossamento della lingua.

In alcune località valdostane si stanno organizzando incontri con la popolazione per spiegare il fenomeno e spiegare come reagire in caso di contatto e come combattere la larva.

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