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Incendi al Sud: cresce l’emergenza

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ROMA — L’ondata di incendi che sta interessando l’Italia dalle scorse settimane non sembra diminuire. Il Sud è in condizione di emergenza: 50 i roghi segnalati solo nella giornata di oggi, canadair all’opera fin dalle prime ore dell’alba. E sul Pollino la situazione è drammatica.

Molti dei roghi che stanno impegnando i vigili del fuoco in realtà sono scoppiati ieri, tra il pomeriggio e la sera. Col calare della notte gli elicotteri e i canadair sono stati costretti a interrompere le operazioni e a rientrare alle rispettive basi.
 
Questa mattina le attività sono ricominciate, ma nel giro di poche ore gli incendi sono aumentati per numero e dimensioni. Le alte temperature infatti, favoriscono il propagarsi delle fiamme, sempre di origine dolosa o colposa.
 
Critica soprattutto la situazione nel Sud Italia, in Abruzzo, Puglia, Basilicata, Sicilia e Calabria.
In Sicilia sono almeno cinque i roghi di grandi dimensioni e più di dieci i fronti minori: più di 200 ettari di bosco sono già andati in fumo, e altri 400 sono a rischio. I vigili del fuoco e la Protezione civile stanno operando su varie parti dell’isola, soprattutto nella zona di Catania e Messina.
 
In Calabria è stata ripristinata la circolazione sulla Salerno-Reggio Calabria, interrotta da ieri a causa delle fiamme, ma è ancora critica la situazione nel Parco nazionale del Pollino. Dopo gli incendi di Castrovillari e Frascineto, le fiamme sono scoppiate nella zona di Cerreta, nel comune di Morano Calabro.
 
Secondo il commissario dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra, si tratterebbe di un piano ben orchestrato dai piromani. "C’è un disegno strategico – ha dichiarato –  che si evince dal fatto che poco fa è stato appiccato un altro incendio a poco meno di 5 chilometri da dove si trovano i canadair".
 
 
 
Valentina d’Angella

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