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Il Trentino strappa la Marmolada al Veneto. Zaia: “Giù le mani, la difenderemo con le unghie”

Sono stati ritracciati i confini della Marmolada, che ne restituiscono al Trentino  (con il disappunto veneto) tutto il ghiacciaio. Il provvedimento è stato preso dall’Agenzia del territorio di Roma riconfermando quanto stabilito dal decreto presidenziale di Sandro Pertini del 1982, ovvero che il confine provinciale non deve tagliare il ghiacciaio, ma seguire l’andamento delle cime, facendo così rientrare l’intera zona in territorio trentino. Il primo accordo a riguardo risalirebbe addirittura al 1911, tra Austria e Italia, ma il tempo non ha fatto che portare disaccordo.

A negarne la proprietà alla Regione era, fino alla nuova tracciatura dei confini, il protocollo d’intesa stipulato nel 2002 e firmato dall’allora presidente del Trentino Lorenzo Dellai e quello del Veneto Giancarlo Galan. Le polemiche non si sono però fare attendere a lungo e ben presto sono cominciate ad arrivare da entrambe le parti.

Lo slancio decisivo per la decisione di una nuova tracciatura dei confini sia giunta dal comune trentino di Canazei, che fin dal 2002 si è battuto per far annullare il protocollo d’intesa e tornare al decreto presidenziale di vent’anni prima, reclamando quindi per il Trentino l’esclusiva giurisdizione del ghiacciaio della Marmolada.

L’anno scorso la discussione si è riaccesa, con la minaccia da parte dello schieramento bellunese di ricorrere al Tar del Lazio sulla questione. In quell’occasione aveva risposto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, proponendo di interrompere le continue discussioni che rischiano di mettere in ridicolo le due Regioni, concludendo però con “anche se sanno tutti che la Marmolada è in Veneto“.

Al di là delle linee immaginarie, gli impianti, lo sviluppo e lo sfruttamento del ghiacciaio sono questioni troppo rilevanti dal punto di vista economico per lasciare semplicemente perdere. Oggi, il ghiacciaio della Marmolada rientra completamente in territorio trentino, ma questo non significa che le polemiche si placheranno. Lo stesso Zaia ha già risposto anche a questa nuova rivendicazione con un inequivocabile “Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le nostre unghie.

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