Cronaca

Monte Bianco e confini contesi tra Italia Francia, il Governo si impegna a trovare una soluzione

In queste ore si torna a parlare dei confini del Monte Bianco, una questione che è oggetto da molti anni di una diatriba tra Italia e Francia.

Secondo l’Italia, la cima è divisa a metà tra i due Paesi per il Trattato fra Regno di Sardegna e Impero francese del 1860; per la Francia è invece completamente loro in base all’armistizio di Cherasco del 1796 firmato da Napoleone nel 1796. E i cugini d’Oltralpe ogni tanto provano ad allungare lo zampino grazie a qualche ordinanza comunale di Chamonix o Saint Gervais in cui si pretende di amministrare anche il versante italiano del Monte Bianco. Ricordiamo il divieto imposto dai due Comuni l’anno scorso di praticare parapendio in vetta del Monte Bianco per un raggio di 600 metri (che ricomprende anche il territorio italiano), o anche la plateale azione del Sindaco di Chamonix che nel 2015 aveva fatto transennare e lucchettare l’accesso dal rifugio Torino al Ghiacciaio del Gigante.

Il tutto è sempre avvenuto in un generale silenzio della politica dei palazzi a Roma, nonostante i malumori sollevati dagli amministratori locali, primo tra tutti il Comune di Courmayeur. Pare però che qualcosa si stia muovendo, almeno secondo quanto promesso dal Ministero degli Esteri rispondendo a un’interrogazione parlamentare del senatore dell’Union Valdotaine e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie Albert Lanièce.  “Il Ministero degli Esteri ha assicurato il suo impegno per trovare una rapida soluzione alla problematica del confine italo-francese. Il sottosegretario Scalfarotto – spiega Lanièce – ha specificato che le autorità italiane hanno più volte manifestato il loro disappunto alla Francia per una violazione dei confini che viene meno anche a quanto concordato dalla Commissione mista italo-francese per la manutenzione del tracciato di confini. Allo stesso tempo l’Italia ha rinnovato alla Francia la sua disponibilità al dialogo, ribadendo anche che in gioco non c’è un interesse solo economico, ma anche un simbolo da tutelare, visto che le pretese di Parigi consegnerebbero alla Francia l’intera cima della vetta più alta d’Europa e il rifugio Torino”.

La speranza è che questa soluzione venga finalmente trovata e in tempi rapidi, anche perché quello dei confini non è solo una questione politica o economica, ma ne va anche della sicurezza in montagna creando problemi amministrativi, ma anche di competenza per quanto riguarda i soccorsi.

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6 Commenti

  1. I cannoni… Rimango dell’idea che per far desistere i francesi l’unica soluzione sia mettere i cannoni sulla cima del bianco!

  2. Se vendiamo fregate all’Egitto dopo il caso Regeni…non capisco come potremmo farci valere sui confini con la Francia…

  3. Ennesima prova che l’ Unione Europea è un fallimento! Siamo tutti troppo diversi, per me, forse converrebbe tenere, solo per comodità, la moneta uguale per tutti e poi…

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