Alpinismo

Urubko: temo i venti del Makalu

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KATHMANDU, Nepal — Guardare dove metti i piedi, restare concentrati sull’obiettivo finale e avere fiducia nel proprio compagno di cordata. Queste le regole d’oro per riuscire a compiere la prima scalata invernale al Makalu secondo Denis Urubko. Il fuoriclasse kazako, che si trova al campo base della montagna con Simone Moro pronto a risalire ai campi alti, confessa che la sua maggior preoccupazione riguarda le infernali bufere di vento che l’anno scorso avevano costretto la sua spedizione e quella di Nives Meroi a rinunciare alla salita.

Secondo i programmi Moro e Urubko dovrebbero partire oggi per i campi alti del Makalu, ma tutto dipende dalle condizioni meteorologiche, che negli ultimi giorni non sono state buone. La settimana scorsa i due scalatori avevano raggiunto i 7.100 metri di campo 2, e poi erano scesi al campo base, dove fino a ieri il sole non è mai spuntato. E’ il tempo quindi ad occupare i pensieri degli alpinisti.
 
"Il vento è la maggior difficoltà della scalata al Makalu – dice Urubko -. Ricordo che l’anno scorso, alcune volte, la bufera ti accecava, ed era così infernale che risultava impossibile resistere fuori dalla tenda in posizione eretta".
 
"Mi è capitato due volte in vita mia di essere sbalzato in aria dal vento – prosegue l’alpinista kazako – e una delle due è accaduta sul Makalu, l’anno scorso. Io e Samoilov eravamo a 7.400 metri. Una raffica violentissima ci ha investito, il mio zaino è diventato come un pallone, e, non scherzo, siamo volati in aria per 7-8 metri, atterrando dall’altro lato della cresta. E’ stato terribile".
 
Urubko, che un anno fa aveva provato a raggiungere la cima del gigante himalayano nella stagione fredda, racconta di raffiche a 200 chilometri orari, alle quali è impossibile sopravvivere. "Una bufera del genere può arrivare improvvisamente – spiega Urubko – e rendere la salita o la discesa una trappola mortale".
 
I timori riguardo al vento, però, non scalfiscono di un millimetro la volontà di farcela e la fiducia nel tentativo di quest’anno, che Urubko compirà con l’amico Simone Moro. "Siamo pronti a combattere fino all’ultimo – ha dichiarato pochi giorni fa l’alpinista kazako -. Abbiamo bisogno solamente di due o tre giorni di bel tempo, senza vento durante la discesa. E potremo farcela".
 
 
Sara Sottocornola
 
 
Foto courtesy of Mountain.ru

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