Alpinismo
Mondinelli: un Gps per tutti gli alpinisti
ALAGNA VALSESIA, Vercelli – “Alle regole proposte nel decalogo aggiungerei il Gps, che secondo me dovrebbe essere obbligatorio per tutti gli alpinisti. Per la loro sicurezza e per la certificazione della cima”. Questa la proposta di Silvio Gnaro Mondinelli, 14 ottomila senza ossigeno, che ha commentato il decalogo di Montagna.org aggiungendo alcuni interessanti suggerimenti.
“E’ buona l’idea delle nuove regole, anzi, io ne aggiungerei un’altra che ho in testa da parecchio tempo. Secondo me tutti i professionisti che salgono gli ottomila dovrebbero essere dotati di un Gps che certifichi con esattezza se hanno raggiunto la cima. C’è troppa gente che, ancora oggi, racconta bugie approfittando del fatto che sono lontani da tutto e da tutti. I Gps ormai costano poco, non devi accenderli e spegnerli come i satellitari, e garantiscono un buon risultato oltre che molta più sicurezza in caso di difficoltà di orientamento”.
“Per il resto, ho qualche dubbio sulla certificazione esterna degli obiettivi della spedizione – continua Gnaro – non vedo chi dovrebbe dire agli alpinisti se sono in grado o no di fare una montagna. Non sono d’accordo sulle limitazioni per le spedizioni commerciali, credo debbano poter salire su tutte le cime. E non credo sia indispensabile chiamare tutti i giorni dalla montagna, anche se certamente i sistemi di comunicazione sono fondamentali e vanno usati”.
“Ovviamente sono assolutamente d’accordo sulla sospensione delle salite in caso di soccorsi – conclude l’alpinista – e sulle sanzioni per chi non lo fa. E’ ora di creare squadre di soccorso specializzate, come sulle Alpi. Anche il patentino per le guide d’alta quota dovrebbe essere finalmente istituito, perché chi accompagna clienti sugli ottomila deve avere altre specializzazioni rispetto alle guide alpine normali. Il problema è sempre chi se ne deve occupare, ma certo è una cosa che va fatta”.
Silvio Mondinelli