Alpinismo

Tibet, alpinisti assistono a una sparatoria sui profughi

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KATHMANDU, Nepal — Mentre in pochi giorni sulla vetta del Cho Oyu salivano 100 persone, tremila metri più in basso, un gruppo di militari sparava su alcuni profughi in fuga verso il Nepal. E’ la scena a cui avrebbero assistito, dal campo base avanzato del Cho Oyu (Tibet), alcuni alpinisti che hanno contattato anonimamente Explorersweb nei giorni scorsi.

Stando al racconto, un gruppo di Tibetani, probabilmente fuggitivi, sarebbero stati sorpresi dall’esercito cinese mentre, all’alba, si dirigevano verso il passo del Nangpa La, 5.716 metri, al confine tra Nepal e Tibet.
 
Tibetani in cammino verso il passo sono all’ordine del giorno, visto che il passo viene attraversato regolarmente dagli ambulanti che si recano al mercato di Namche Bazaar. Ma l’esercito cinese, probabilmente avvertito con una soffiata, poco dopo avrebbe aperto il fuoco sui profughi in fuga verso la montagna. 
 
Gli alpinisti, dal campo base avanzato, con il binocolo avrebbero visto morire due dei tibetani. E poi si sarebbero trovati accerchiati dall’esercito cinese, salito in cerca dei fuggitivi.
 
Solo pochi dei profughi sarebbero poi riusciti a raggiungere il Nepal, attraversando il passo durante la notte. Secondo il loro racconto, l’esercito avrebbe ucciso almeno sette di loro, i cui corpi sarebbero stati gettati in un crepaccio vicino al campo base del Cho Oyu.
 
Non è la prima volta che gli alpinisti al campo base avanzato del Cho Oyu sentono spari sul passo. Ma una testimonianza oculare sarebbe rarissima.
 
Ampio, ghiacciato, il passo del Nangpa La si trova a pochi chilometri dal Cho Oyu, gigante tibetano di 8.201 metri. Da secoli è la via commerciale che collega il Tibet e la Valle del Khumbu, ma dall’invasione cinese del Tibet, è diventato anche la via di fuga di molti profughi tibetani, che si nascondono nelle carovane di yak per uscire dal paese e scappare in Nepal o in India.
 
Secondo il Canada Tibet Committee, si tratta di circa 2.500 profughi all’anno, di cui molti sarebbero giovani che scappano per studiare la lingua e la cultura tibetana, proibita sotto il governo cinese, e molti monaci e religiose in cerca di libertà di culto.
 
Il passo è stato usato anche da alpinisti "fuorilegge" che volevano salire il Cho Oyu entrando dal Nepal, senza comprare il permesso di salita dal governo Tibetano.
 
 
 Nell’immagine, il passo del Nangpa La visto dal campo base avanzato del Cho Oyu.

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