News

Valtellina: sabato chiusa statale all’Aprica

immagine

SONDRIO — Grande festa per l’anniversario degli ottant’ anni di Aprica. Per l’ occasione, nalla giornata di sabato il centro del paese verrà chiuso al traffico per permettere la realizzazione dei tanti appuntamenti in programma.

Dalle ore 8 alle ore 24 di sabato 3 novembre la statale n. 39 del Passo di Aprica rimarrà chiusa alla circolazione veicolare nel centro abitato della località (dove si chiama Corso Roma) dall’incrocio con Via Magnolta a quello con Via Spluga. In pratica saranno chiusi i 7/800 metri dell’arteria che vanno dal primo semaforo di contrada Mavigna (zona ovest) all’ultimo di contrada San Pietro (zona est).

È quanto disposto dall’ordinanza del Prefetto di Sondrio, in accoglimento della richiesta formulata dal Comune di Aprica per la celebrazione dell’importante ricorrenza relativa all’80° di costituzione del Comune orobico.

Gli aprichesi e gli ospiti della stazione turistica, che per l’occasione si prevedono numerosi, si riapproprieranno così per un’intera giornata del centro cittadino, compresa la strada principale.

 
Per chi dovrà transitare dalla Valtellina alla Valcamonica e viceversa ci sono comunque abbondanti e facili alternative locali, che con allungamenti anche di soli 50 metri consentiranno di attraversare il Passo.
 
In città è previsto un nutrito programma di intrattenimenti istituzionali, culturali e spettacolari.

Dopo l’inaugurazione della mostra fotografica "L’Aprica degli anni Sessanta", che rimarrà aperta al pubblico fino alla sera di sabato, tanti gli appuntamente previsti per domani.

In mattinata verrà proiettato nella sala congressi del centro direzionale un film con gli eventi sportivi più importanti di Aprica nel dopoguerra. Nel pomeriggio castagnata e vin brulé in piazza per tutti e infine grande divertimento per la sera con l’esibizione del sosia ufficiale di John Travolta in “Saturday night fever”. Saranno persenti anche ospiti famosi come dj Francesco Conte. A chiudere Paolo Cevoli e Claudia Penoni direttamente da Zelig.

Antonio Stefanini

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close