Sport

Giro d’Italia, decide il muro dello Zoncolan

immagine

UDINE — Il terribile muro dello Zoncolan attende il Giro. Oggi da Lienz (in Austria) si torna in Italia per correre la 17esima tappa, decisiva per la classifica generale. I corridori si troveranno ad affrontare la salita più difficile d’Europa, sulle montagne friulane.

Un dislivello di 1200 metri, una pendenza media di 11,9 e massima di 25 per cento, per un totale di 146 chilometri. I numeri parlano chiaro. Ma se non bastassero, arrivano le dichiarazioni dei ciclisti e degli esperti a confermare l’impressione iniziale.
 
"Il Monte Zoncolan è duro e decisivo per l’esito del 90esimo  Giro d’Italia": parola dell’attuale maglia rosa Danilo Di Luca. Quanto alla classifica, c’è grande attesa per la prestazione di Gilberto Simoni. E Di Luca non lo nega: "Dovrò stare dietro a Simoni, è lui lo scalatore piu’ forte. Piepoli? E’ un altro dei favoriti, ma e’ fuori classifica".
 
Il Giro ha raggiunto la vetta friulana dello Zoncolan per la prima volta nell’edizione del 2003, ma allora fu affrontato il versante di Sutrio e la tappa fu vinta da Gilberto Simoni (nella foto).
 
Oggi si cambia versante e per la prima volta si passa da Ovaro. Le ragioni di tante difficoltà per si annidano negli ultimi 10 chilometri della gara, dove si sale un dislivello di 1203 metri con una pendenza che passa da 15 a 25 per cento. La strada è stretta e lunga, il percorso è largo poco piu` di due metri, ampliato giusto per sistemare le transenne, con una fontana come unico punto per fare sosta e rifornimento d’acqua.
 
Dopo la vittoria di ieri di Garzelli, oggi Di Luca si giocherà il tutto per tutto contro gli avversari, per arrivare primo in cima allo Zoncolan (1730 metri), o contenere il distacco.
 
 
 
Valentina d’Angella

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close