Catinaccio, l'atleta paralimpica Martina Caironi scala torre Stabeler
TIRES, Bolzano — Grande impresa sportiva sabato sul gruppo del Catinaccio per l’atleta paralimpica Martina Caironi: la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra è infatti riuscita ad arrivare in cima a Torre Stabeler, la più alta delle Torri Meridionali del Vajolet. Enorme soddisfazione per la 23enne che è riuscita ad arrampicare, nonostante le difficoltà della protesi alla gamba.
Martina Caironi è un’atleta bergamasca delle Fiamme Gialle. Nel 2007, a seguito di un incidente automobilistico, ha subito l’amputazione della gamba sinistra fino alla parte superiore del femore. Con l’utilizzo di una protesi, la 23enne è entrata nel mondo dell’Atletica Leggera Paralimpica ed è riuscita a conquistare la medaglia d’oro nei cento metri piani delle Olimpiadi di Londra, segnando anche il record del mondo.
Sabato scorso si è recata nel gruppo del Catinaccio per in un’impresa che desiderava affrontare da tempo: arrampicare sulla Torre Stabeler, che con i suoi 2805 metri è la più alta delle Torri Meridionali del Vajolet. L’atleta è partita in mattinata dal rifugio Vajolet e a piedi è arrivata fino al rifugio Re Alberto, posto a 2621 metri proprio alla base delle torri.
Secondo quanto riportano i giornali locali, la scalata è iniziata alle 9 lungo la via normale, quella stessa via aperta nel 1892 da Stabeler e Helversen, i primi a giungere sulla vetta della Torre. L’atleta ha salito i cinque tiri con l’aiuto di una guida. Una volta giunta sulla vetta e ammirato il panorama, è scesa in corda doppia.
“È stata un’esperienza bellissima – racconta Martina Caironi ai giornalisti – e che certo non pensavo di vivere fino a ieri. E’ stata dura perché la protesi non mi permetteva di piegare a sufficienza la gamba sinistra. Ho usato quindi l’arto artificiale come puntello sulla roccia e ho fatto forza sulle braccia. La mia guida è stata molto brava aiutandomi e incoraggiandomi così come i tre amici che mi hanno accompagnata”