Alpinismo

Unterkircher: e i matti saremmo noi?

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SELVA VAL GARDENA, Bolzano — "Per salire senza ossigeno bisogna essere psicologicamente, oltre che fisicamente, molto più forti. La differenza di valore è enorme: la gente, i media devono capirlo una volta per tutte". Karl Unterkircher, autore della straordinaria scalata delle due montagne più alte della Terra (Everest e K2) nel giro di due mesi, senza ossigeno, non ha dubbi: le bombole sono inammissibili.

Unterkircher, qual è la differenza, di significato e di valore, tra una scalata senza ossigeno e una scalata con l’ossigeno?
Per un’alpinista la scalata senza ossigeno ha molto più valore: l’ossigeno è una forma di doping, c’è poco da fare. E’ una garanzia di successo e di sopravvivenza. Per uno che tenta la scalata senza ossigeno è tutto più difficile, partendo dalla consapevolezza che può essere soggetto a edemi cerebrali o polmonari, a congelarsi dita di piedi e mani. Bisogna essere psicologicamente, oltre che fisicamente, molto più forti.
 
Cosa pensa di chi lo usa?
Per loro è importante solo arrivare in vetta. "Come" è lo stesso. Se ci arrivasse l’elicottero probabilmente salirebbero con quello in cima e direbbero "io sono stato sull’Everest". Bisogna anche pensare che l’ossigeno hai più caldo, puoi mangiare, puoi pensare, il fisico recupera. Tante cose che giornalisti e pubblico non sanno e bisognerebbe valorizzare di più la salita senza ossigeno. A volte noi sembriamo dei matti a continuare a ripeterlo, ma tutti devono capire che il valore di una salita senza ossigeno è enorme, soprattutto per un’alpinista che crede in queste cose e ne fa la sua vita.
 
Sembra che la fiamma olimpica di Pechino 2008 verrà portata sulla cima dell’Everest con l’ossigeno. Cosa ne pensa?
Prima di tutto, credo che la cosa sia possibile se il tempo e le condizioni lo permetteranno. Per il resto, non mi metto nemmeno a pensare che possano salire senza ossigeno, perché i cinesi lo faranno al 100 per cento. Per loro l’unica cosa importante è non fallire. Se i cinesi vogliono la cima non li ferma nessuno. Portandola su senza ossigeno le probabilità di riuscita sono pochissime: l’Everest è stato scalato da tremila persone in totale e senza ossigeno, forse, da una ventina al massimo.
 
Guida Alpina e membro dello storico gruppo dei Catores, Unterkircher dal 2005 è Presidente delPAiut Alpin Dolomites. Ha all’attivo 9 spedizioni in Sud America e Himalaya, 2 ottomila senza ossigeno, 32 quattromila sulle Alpi, 30 prime ascensioni sulle Dolomiti e innumerevoli vie di roccia, ghiaccio e discese con gli sci sulle pareti più impervie delle Alpi.
Sara Sottocornola

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