MONTALCINO, Siena — A Montalcino i produttori del Brunello festeggiano il vino che da 40 anni li fa prosperare. Dal 1967 ad oggi infatti il valore dell’ettaro di terreno coltivato a Brunello è salito del 2.153 per cento. Tanto oro quanto pesa insomma.
Il vino Brunello che cresce nei vigneti intorno a Montepulciano non solo è buono ma anche un ottimo investimento. Nel 1967 un ettaro di terreno vitabile di Brunello valeva 1,8 milioni di lire, mentre oggi lo stesso ettaro ha un valore di 350 mila euro.
Se ne rallegrano i produttori del consorzio nato 40 anni fa, che oggi riunisce tutti i 247 produttori di Brunello. L’apprezzamento della terra è cresciuto notevolmente negli anni ’80, ma sopratutto dal ’95 si è registrato il vero boom: più ettari coltivati e più vino prodotto.
Stefano Campatelli, direttore del Consorzio, si ricorda bene quei "meravigliosi anni ’90": "Ho iniziato il 19 marzo 1990 e da subito percepii un grande movimento, soprattutto per quanto riguardava la viticoltura. Si impiantarono molti vigneti e molti di quelli vecchi furono sostituiti con quelli nuovi. La viticoltura degli anni ’70-80 infatti aveva poco a che fare con il concetto di qualità. Insomma, la tendenza generale guardava decisamente al miglioramento".
E i risultati a quanto pare sono ottimi.
Valentina d’Angella
