Pareti

Gerlinde Kaltenbrunner e Ralf Dujmovits al McKinley per la via Cassin in stile alpino

TALKEETNA, Alaska — Per la prima volta in molti anni non è l’Himalaya la destinazione primaverile della coppia d’oro dell’alpinismo mondiale formata da Gerlinde Kaltenbrunner, prima donna a scalare i 14 ottomila senza ossigeno, e Ralf Dujmovits, anche lui 14 ottomila. I due alpinisti, lei austriaca, lui tedesco, sono partiti alla volta dell’Alaska per il McKinley, la cima più alta del Nord America con i suoi 6.194 metri di quota: hanno già salito la via normale, ma solo per acclimatamento. Il vero obiettivo è la difficile ma bellissima via Cassin.

Prima di stabilirsi al campo base del McKinley (o Denali) la Kaltenbrunner e Dujmovits avevano in programma di aprire alcune vie di ghiaccio sul Mooses Tooth, picco roccioso di 3,150 metri della Central Alaska Range, 24 km a sudest del McKinley, celebre nel mondo alpinistico per le sue difficili pareti di roccia e i lunghi couloir di ghiaccio, altamente tecnici. Ma le condizioni non lo hanno permesso.

“”Il Mooses Tooth non era in condizioni a causa delle nevicate significative nella zona – raccontano i due alpinisti sul sito di Gerlinde -. Anche in Alaska, l’inverno quest’anno è abbastanza instabile. Abbiamo quindi fatto i bagagli per arrivare subito alla base del Mckinley. Domenica abbiamo salito la vetta in una giornata ottimale, piuttosto fredda ma serena. E abbiamo così completato l’acclimatamento. In questi giorni il tempo non è il massimo, vogliamo passare un’altra notte in quota e poi attaccare la Cassin Ridge la prossima settimana, quando dovrebbe essere anche un po’ più caldo”.

“Lo spigolo Cassin, “Cassin Ridge”, è il nostro vero obiettivo – spiegano – da salire in stile alpino portando con noi il materiale da bivacco. Ghiaccio e roccia si combinano sul questo pilastro centrale della parete sud, quasi tremila metri di altezza dal campo base fino alla cima ovest, il Kahiltna Horn (6136 m)”.

La West Rib è una via del McKinley che sale sul versante sud, accanto alla via Cassin. E’ molto più complessa della via normale, chiamata “West Buttress”, ma comunque meno della via Cassin che resta la più affascinante e tecnica del massiccio e di tutta l’Alaska. Davvero “visionaria” per l’epoca, la Cassin Ridge è stata aperta nel 1961 e offre ancor oggi un banco di prova altamente tecnico per ogni alpinista: sono 3000 metri di scalata a difficoltà sempre sostenuta, a cui vanno aggiunti un lungo e pericoloso avvicinamento, la difficoltà di ritirata, la quota, il clima rigido e il rischio di tempeste artiche con venti a 120 chilometri orari. Riccardo Cassin, nel 1961 salì in vetta con tutti i membri della sua spedizione: Jack Canali, Gigi Alippi, Romano Perego, Luigi Airoldi e Annibale Zucchi.

Quest’anno ricorre il centenario della prima salita assoluta del McKinley, avvenuta il 7 Giugno 1913 ad opera di Hudson Stuck, Harry Karstens, Walter Harper, e Robert Tatum. I quattro alpinisti seguirono la via del Muldrow Glacier. Fu il celebre esploratore Bradford Washburn, solo nel 1951, ad aprire la via del West Buttress che oggi è la più gettonata.

La Kaltenbrunner informa che per la coppia sarà difficile inviare frequenti aggiornamenti sullo stato della salita: a causa del freddo estremo e della carenza di energia elettrica, hanno deciso di portare con sè il minimo del materiale elettronico necessario.

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Un commento

  1. Come si fa per non fare la Cassin in stile alpino? Da quasi 40 anni che non si usano corde fisse per ripetere questa via, che oggi viene considerata una via classica.

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