Meteo

Record di freddo in Italia: -49.6°C sulle Pale di San Martino

ARABBA, Trento — La minima record è stata registrata il 10 febbraio 2013 nella Busa Fradusta Nord, 2.607 metri, una conca carsica sull’Altopiano delle Pale di San Martino. La zona, situata fra le provincie di Trento e Belluno, è diventata sede di un monitoraggio intensivo con registrazione continua della temperatura nelle depressioni carsiche proprio per queste caratteristiche particolari del territorio.

La rilevazione è avvenuta in una zona disabitata d’alta quota, durante i monitoraggi della stagione 2012/2013 del “Progetto Doline e Siti Freddi”, portato avanti dall’Associazione Meteo Triveneto, l’Arpa Veneto Centro Valanghe di Arabba, Meteo Trentino, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR ed il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.

“-49.6°C è il valore più basso misurato da quando è attivo il citato monitoraggio, ovvero dal 2007 – spiega Giampaolo Rizzonelli, vicepresidente dell’Associazione Meteotriveneto, sul sito della stessa -. Il precedente record (-48.3°C) spettava alla stessa località ed era stato registrato il 27 dicembre 2010. Si tratta di una delle temperature più basse misurate ufficialmente in Europa centrale e rappresenta il nuovo record italiano di temperatura minima assoluta. Nello stesso giorno, sul fondo della vicina “Busa di Manna” (2544 m) la temperatura ha raggiunto un valore minimo di -49.0°C, superando di 2°C il suo precedente record (-47.0°C)”.

Qualcuno, forse, si domanderà come può il record italiano appartenere ad una quota così bassa. Merito della conformazione del territorio: si tratta di una dolina, una conca carsica chiusa dove spesso si formano ristagni di masse d’aria fredda.

“La temperatura record fa riferimento al fondo della depressione – spiega ancora Rizzonelli -. Qui la temperatura può risultare più di 30°C inferiore a quella misurata al di fuori di essa e non rispecchia assolutamente le condizioni medie dell’ambiente circostante. Il monitoraggio delle depressioni fredde ha lo scopo di conoscere meglio le condizioni micro-meteorologiche che vengono talvolta a crearsi in questi ristretti ambiti territoriali”.

Nelle doline si verificano fortissime inversioni termiche e variazioni di temperatura improvvise. Rizzonelli ricorda che roprio nella Busa Nord di Fradusta, due anni fa “si passò da una temperatura minima di -40.7°C alle ore 7 ad una massima di +4.7°C alle ore 13 (45.4°C in 6 ore)”. Per questo motivo da parecchio tempo questi siti sono oggetto di monitoraggio e studio da parte di progetti italiani e internazionali.

 

Per saperne di più potete visitare il sito http://www.meteotriveneto.it dove troverete altri dati interessanti della stagione di monitoraggio 2012/2013. L’associazione ha realizzato anche un apposito sito aperto al pubblico dove poter consultare tutti i dati registrati dal progetto: http://doline.meteotriveneto.it.

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3 Commenti

  1. “Tieni tutto per te..”consigliava all’amico Gabriele Franceschini lo scrittore Dino Buzzati.Dopo la divulgazione prevedo …aumento della frequentazione da parte di curiosi delle buche del freddo..e conseguente aumento di temperatura, manto calpestato e chiazze giallastre lungo il percorso.

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