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Iditarod: poca neve, cani in difficoltà

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ANCHORAGE, Alaska — Se la neve è poca son problemi anche all’Iditarod Sled Dog Race. Nel percorso della celebre corsa per cani da slitta infatti, ci sono diversi punti privi di neve. I tratti erbosi e rocciosi costituiscono un grosso rischio per le zampe degli husky, che sono quindi costretti a indossare appositi calzari per proteggerle.

La gara, che ogni anno si svolge all’inizio di marzo, è partita nei giorni scorsi da Anchorage. Nella notte tra ieri e oggi ha raggiunto Iditarod, che è attualmente una città disabitata. Un piccolo agglomerato di case ormai abbandonate, sorto attorno a quella che era una miniera.
 
La parte finale del percorso rappresenta un bel problema per i partecipanti. Se l’anno scorso la stessa zona poteva contare su un manto nevoso di quasi due metri di altezza, oggi appare completamente asciutta.
 
Alle slitte non resta altro che passare attraverso il fango o i tratti erbosi e rocciosi. Con il rischio, non è indifferente, di fratture e di infortuni per i cani.
 
Proprio per le cattive condizioni del terreno, diversi concorrenti hanno già ritirato la partecipazione, preferendo salvaguardare la salute dei cani al lauto premio della vittoria. Al vincitore infatti verrà staccato un assegno di 69 mila euro.
In passato, i cani hanno già compiuto gesti "eroici" da queste parti. Furono loro, infatti, a trasportare su slitta una preziosa antitossina contro la difterite che salvò la vita alla popolazione di Iditorad, colpita da un’epidemia.
 
 
Valentina d’Angella

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