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Martina Cumerlato dallo skialp alle Skyrunning World Series

Al termine di una stagione invernale che l’ha vista protagonista, l’atleta vicentina è pronta per una estate a tutto gas

Da calciatrice a outdoor addicted il passo è… No, non è per nulla breve. Ma Martina Cumerlato, 26 anni originaria di Torrebelvicino (Vi), questo passo l’ha fatto e non tornerebbe più indietro. Si definisce “iperattiva fin da ragazzina, portata per lo sport ma senza alcun tipo di talento, con la testa dura e la voglia di fare fatica”. Il che fa pensare che i risultati ottenuti siano davvero il frutto di grandissimo impegno, oltre che di un “innamoramento” per la montagna che l’ha colpita, all’età di 20 anni, come una “malattia”. Corsa, sci alpinismo, bici e arrampicata: a livello agonistico per quanto riguarda le prime, amatoriale nel caso dell’attività in parete e sulle due ruote. Laureata in ingegneria, lavora come sviluppatrice web.

Nell’inverno 2024 ha partecipato ad alcune importanti competizioni di scialpinismo sostenuta da Millet e i risultati non sono mancati: tra questi spiccano il secondo posto alla Monte Bondone Skiraid, prima alla 26° Molino Caverson e alla 9° Moena Skialp (entrambe gare del circuito Trofeo Skialp 4 Valli), terza alla 41° Transcavallo, seconda alla Pichlberg Combi e alla Cima d’Asta SkiAlp, terza alla Sellaronda Skimarathon e medaglia d’argento al Trofeo Parravicini, valido come Campionato Italiano Skialp a coppie. La scorsa estate, in ambito corsa, ha collezionato un terzo posto alla International Veia Sky Race (Skyrunning World Championship), oro alla Transpelmo e alla Zacup, un bellissimo nono posto a Zegama e un terzo alla Matterhorn Ultraks Extreme.

Tiriamo le somme della stagione appena conclusa. Sei soddisfatta e quali sono gli obiettivi per il prossimo inverno?

La stagione invernale si è conclusa il 16 aprile con il Trofeo Parravicini, a cui ho partecipato con Claudia Boffelli. Non era in programma questa gara… ma una chiamata all’ultimo da parte di Claudia mi ha fatta cambiare idea e ritirare fuori gli sci. Sono molto soddisfatta della stagione, anche se sono consapevole dei limiti che ancora ho e che posso migliorare ancora molto. Essendo però la seconda stagione di gare (e 5 anni che so sciare!!!) posso ritenermi soddisfatta. Le gare di questa stagione, importanti e di stampo alpinistico, mi hanno fatta ancora più innamorare di questo sport. Obiettivi per il prossimo inverno? Mi piacerebbe ripetere le bellissime gare di quest’anno e migliorarmi.

La stagione della corsa è appena iniziata: quali sono i tuoi programmi?

Il piano principale è quello di seguire il circuito di Skyrunning World Series, partecipando a 4 gare su 5, compresa la finale a novembre. La prima è già andata e posso ritenermi parzialmente soddisfatta. Parzialmente perché nell’ultimo mese un piccolo infortunio muscolare mi ha portata a fare un allenamento non del tutto completo. Oltre a questo circuito mi piacerebbe mettermi alla prova in alcune altre gare che ritengo iconiche per il panorama corsa in Italia.

Skialp o corsa… quale preferisci e perché?

Domanda cattivella (sorride, ndr) perché quest’anno mi sono resa davvero conto quanto siano belle le gare di scialpinismo, soprattutto quelle in ambiente. Mi piace il mood, il fatto che spesso siano a coppie (impegnativo e bellissimo al tempo stesso), il fatto che sia possibile farne di più. Nonostante ciò la corsa è una cosa che amo profondamente e, nonostante sia fisicamente più stressante, non riuscirei probabilmente a farne a meno. Quale preferisco? Ora come ora non riesco a rispondere, le metterei a pari merito probabilmente.

Quale è invece il tuo rapporto con le altre discipline che pratichi, cioè bici e arrampicata?

La bici è l’altra mia passione, sia bici da strada che MTB. Ho sempre detto che se dovessi stancarmi della corsa, mi dedicherei alla bici e probabilmente sarebbe davvero così. Lo ritengo un mezzo per allenarmi e per dare stimoli diversi al corpo, ma al di là di questo mi piace veramente. L’arrampicata invece mi fa scoprire la montagna nella sua vera essenza e mi permette di provare il vero contatto con la roccia, raggiungere cime diversamente irraggiungibili…

Cosa ti ha lasciato il calcio, il tuo sport precedente? Cosa invece ti sta insegnando l’attività in montagna che pratichi ora?

Il calcio mi ha insegnato a stare con altre persone e a fare lavoro di squadra, lasciando da parte l’egoismo e gli obiettivi individuali. Mi ha insegnato a fare fatica e sacrifici. Quello che invece pratico ora mi ha insegnato la versatilità, il rispetto per la montagna ma anche, cosa che adoro, il fatto di vivere certi ambienti in solitudine.

Da uno sport di squadra a attività individuali: pro e contro

Sicuramente lo sport di squadra è bello perché puoi condividere e contare anche sugli altri, cosa che invece non è possibile nelle attività individuali. Però, quando “giochi” da sola, sei completamente libera di fare come meglio ritieni: le scelte sono solo tue e i risultati dipendono unicamente da te. Un “contro” dell’allenarsi da sola è, a volte, trovare la voglia di uscire anche quando non ti senti troppo in forma oppure c’è brutto tempo, però poi alla fine lo fai.

Hai detto di non avere particolari talenti naturali. Ma allora è davvero “tutta testa”?

La testa fa il 90%, più o meno, ma chiaramente il corpo va allenato, trattato bene, rispettato. L’allenamento è chiaramente fondamentale.

Ami la montagna… ma per le vacanze scegli il mare oppure ancora montagna?

Per le vacanze scelgo… il lago. Amo i laghi di montagna, specialmente in luoghi non troppo turistici. Anche il mare… ma non la classica vita da spiaggia: il mare deve avere montagne vicine sulle quali si possa salire. Ad esempio l’Isola d’Elba oppure la Corsica sono mete che mi piacciono molto.

Il tuo più grande sogno nel cassetto?

Di sogni ne ho tanti! Attualmente la cosa che desidero di più è vincere una tappa importante della Skyrunning World Series e vestire quella canotta!

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