Alpinismo

Adamello, tre vie nuove sulla Nord

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TEMU’, Brescia — La Nord dell’Adamello, nel cuore della Alpi Centrali, da 15 anni non era oggetto di attenzioni alpinistiche. Ma quest’inverno, asciutto e caldo, ha risvegliato l’interesse per uno dei luoghi mitici della Guerra Bianca: alcuni alpinisti bresciani hanno aperto ben 3 vie nuove negli ultimi due mesi.

Tutto è iniziato il dicembre scorso, quando gli alpinisti bresciani Claudio Inselvini, Dario Sandrini and Franco Volpi hanno aperto una nuova linea di salita di 600 metri, battezzata "I Cerchi di Grano" (difficoltà V/5).
 
Affascinati dalla parete e galvanizzati dal successo, Inslevini e Sandrini sono tornati sulla Nord dell’Adamello all’inizio di gennaio, aprendo "Un Mondo Difficile" via di 500 metri con difficoltà V/4+ che si colloca all’estrema sinistra della parete. Questa via è già stata ripetuta da Volpi, il terzo apritore della prima via, insieme ad Elisabetta Pogliaghi.
 
L’ultima via risale a metà gennaio. Si chiama "Aldo Parolari" ed è una via prevalentemente di roccia con alcuni tratti di misto. Lunga 700 metri, difficoltà V/5, è stata aperta da Andrea Mutti, Roberto Parolari, Guido Bonvicini e Rocco Salvi.
 
L’Adamello (3554 metri), domina la Valcamonica ed è una delle cime più spettacolari delle Alpi. La sua parete Nord, una muraglia di granito verticale di 750 metri era rimasta praticamente intatta per quindici anni, a dispetto dell’affollamento che caratterizza gli altri versanti sia d’estate che d’inverno.
 
Le uniche due vie che esistevano prima del dicembre scorso – "Hallo Woman of My Dreams" aperta in solitaria da Mutti nel 1989 e "Senza Chiedere Permesso", ancora di Mutti e Salvi, del 1992 – erano rimaste pressochè senza ripetizione. In questa stagione, invece, già 4 cordate hanno ripetuto la prima e ben 6 la seconda.
 
Sara Sottocornola

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