Ricette e sapori

Il gusto d’altri tempi della Seupa à la Vapelenents

VALPELLINE, Valdaosta — Tutti a Valpelline sanno d’appartenere al paese della “Seupa à la Vapelenentse”. Tutti la preparano, la gustano e partire dagli Anni 60 la proprongono ai turisti come piatto tipico. A base di pane e fontina, la zuppa segue una ricetta antica. I metodi di preparazione anche oggi rispettano le consuetudini del passato tanto che il piatto è ha il titolo di “Denominazione comunale di Origine” ed è entrato a far parte dell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) approvato dal ministero alle Politiche agricole.

Ma come si prepara? Per quattro persone servono un litro e mezzo di brodo di carne; una verza; quattro etti di fontina; mezzo chilo di pane bianco (casereccio) tagliato a fette; cannella in polvere; 150 grammi di burro. In una pirofila bisogna disporre a strati il pane e la fontina, terminando con lo strato di fontina.

La verza va bollita nel brodo di carne. Poi il brodo va versato sul pane e bisogna attendete che il tutto si ammorbidisca, aggiungendo poi il burro fuso (molto caldo) sull’ultimo strato. Il tocco finale è una spolverata di cannella; per cuocere basta passate in forno già caldo (200-220 gradi) per circa 40 minuti, fino a quando la fontina non inizierà a formare una crosta.

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